Dopo aver allenato Fiorentna, Lazio, Inter, Manchester City, Galatasaray e Zenit San Pietroburgo, dal maggio 2018 - subito dopo la mancata qualificazione alla fase finale del Mondiale russo - Roberto Mancini è il ct della Nazionale italiana. All'orizzonte del tecnico jesino c'è l'Europeo ormai imminente, ma il bersaglio grosso è il Mondiale qatariota del prossimo anno.
Mancini adesso annuncia: "Dopo il Mondiale 2022 tornerò ad allenare una squadra di club". Il ct ha scelto "Tiki taka" per spiegare la sua scelta: " In Nazionale si giocano poche partite e a volte uno si stanca di stare a casa. Questo è il problema". L'intenzione di tornare in trincea, alla guida di una squadra di club nel segno del lavoro quotidiano sul campo, non significa il venir meno della voglia di fare bene nelle incombenti manifestazioni internazionali.
Per una serie di circostanze sfortunate - dalla compromissione del rapporti con Bearzot per via di un'ingenuità giovanile al timore di Vicini di "sampdorianizzare" troppo la sua Nazionale, dall''inidoneità del suo talento al gioco maniacale di Sacchi fino alla preferenza di Maldini per Baggio e Del Piero - Mancini è forse il giocatore italiano di maggiore talento a non avere mai giocato nemmeno un minuto a un Mondiale. Avrebbe quindi tutte le ragioni per tentare di succedere a Pozzo, Bearzot e Lippi nel novero del ct italiani vincitori di almeno una Coppa del Mondo. Poi, comunque vada, tornerà in un club.
L'annuncio ha naturalmente acceso interesse fra i tifosi sampdoriani, specie da quando Vialli, tramontata il 7 ottobre 2019 la trattativa per l'acquisto della società blucerchiata, ha ricomposto in azzurro la coppia che al Doria aveva vinto tutto il vincibile. Se Vialli prima o poi dovesse trovare modo di portare a termine una nuova trattativa per diventare presidente della Sampdoria, difficilmente sceglierebbe un allenatore diverso da Mancini. Nella Sud anni fa c'era lo striscione "Fanrasie che volano libere". Al momento infatti si tratta solo di fantasie. E chissà per quanto ancora.
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Mancini: "Dopo il Mondiale in Qatar tornerò ad allenare una squadra di club"
Il ct azzurro ha voluto con sé l'ex "gemello" Vialli come capodelegazione della Nazionale
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