Nella giornata che dà il via al secondo incidente probatorio per far luce sulle cause del crollo di ponte Morandi non è voluto mancare in tribunale a Genova Emmanuel Diaz che quel 14 agosto ha perso il fratello Henry. In questi due anni e mezzo non ha mai smesso di leggere e studiare le carte. Il suo attacco nei confronti di Autostrade è diretto: "Mio fratello è stato ucciso, una morte terribile, infernale, devo lottare per far sì che ci sia una giustizia. Conoscere le intercettazioni sapere che gli azionisti erano a conoscenza di tutte le vicende non è facile. Gilberto Benetton sapeva quello che stava accadendo all'interno della società. L'Italia è un Paese magnifico ma non è degno di un paese del primo mondo quello che è successo" .
E ancora aggiunge: "Questa società ha fatto in modo di nascondere tutti gli elementi per farci raggiungere la verità: strutturavano le risposte da dare agli investigatori, usavano dispositivi per bloccare l'operato della procura, hanno mentito spudoratamente riguardo alle relazioni. Ma d'altronde cosa ci si poteva aspettare da una società che ha permesso il crollo di un ponte in città dove sono morte 43 persone"..
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