Il Cagliari va preso con le molle. Lo sa bene Ballardini che avrebbe confidato che senza un risultato utile con i sardi verrebbero in parte vanificati i risultati ottenuti dal suo arrivo sulla panchina del Genoa. Domenica contro la squadra di Di Francesco che è reduce da 5 sconfitte consecutive, Perin e compagni dovranno cercare il colpo grosso, ma nessuno s’illude che sarà una passeggiata. E poi c’è quella che si può chiamare la “sindrome Giampaolo”. L’ex tecnico della Sampdoria due volte in bilico, prima col Milan e poi col Toro nelle partite verità ha sempre vinto. Di Francesco è un ex blucerchiato e domenica si gioca la panchina. Ma oltre al “colore” il Cagliari è una squadra più forte della sua classifica. Rientra Nandez con Nainggolan a centrocampo, Joao Pedro e Simeone sono brutti clienti e Godin in difesa ha esperienza e personalità. Ballardini però recupera Destro e avrà ancora Scamacca. Probabile che la formazione di partenza sia la stessa di quella con l’Atalanta con Destro al posto di Pjaca con Shomurodov seconda punta. Intanto sul mercato smentita la partenza di Goldaniga, tra l’altro è un giocatore del Sassuolo in prestito, nella improbabile trattativa di scambio con Colley.
Praticamente ai saluti Sturaro con destinazione Verona, mentre Lerager potrebbe finire al Torino. Il Genoa sta cercando di smaltire i tanti giocatori a centrocampo avendo già Strootman, Rovella, Melegoni, Badelj, Behrami tre appunto a Sturaro e Lerager. Inoltre con Radovanovic che per il momento sta facendo benissimo in difesa ma che è un mediano. Anche Ghiglione potrebbe fare le valigie con il Benevento pronto ad accoglierlo. Vicino al rientro Luca Pellegrini, anche se avrà bisogno ancora di un po’ di tempo come Zapata e Biraschi. Ballardini però, con una settimana piena di lavoro a Pegli pensa solo al Cagliari, tappa fondamentale per proseguire la risalita.
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