Serata di gala domani alle 21.15 per lo Spezia, che all’Olimpico affronterà la Roma - prossimo avversario anche in campionato - nella sfida valida per l’accesso ai quarti di finale della Coppa Italia.
Le due squadre si ritrovano dopo il precedente del dicembre 2015, in cui gli aquilotti ebbero la meglio dopo i calci di rigore. Questo è anche l’unico precedente assoluto tra le due formazioni. Vincenzo Italiano, tecnico dello Spezia, non ha mai affrontato la Roma in carriera, così come Paulo Fonseca non ha mai incontrato lo Spezia.
Il 4-3-3 è il marchio di fabbrica della squadra di Italiano, che non snaturerà lo Spezia neanche stavolta. Per il match contro la Roma il tecnico dovrà fare a meno degli infortunati Capradossi, out per la rottura del crociato, Nzola, ai box a causa di un trauma distorsivo-contusivo alla caviglia e Ferrer, alle prese con una lesione muscolare. Da valutare invece Mattiello, in dubbio per una lesione all’adduttore.
Di recente sono tornati a disposizione anche Ricci, Acampora e Bastoni, guariti dal Covid-19. Pronto anche Galabinov, di nuovo arruolabile dopo tre mesi di stop. Italiano sembra intenzionato ad affidarsi ad un ampio turnover, come già successo per gli altri impegni di Coppa Italia.
In porta dovrebbe quindi esserci Rafael, che prenderà il posto di Provedel, finora quasi sempre titolare in Serie A. La difesa a quattro dovrebbe invece essere composta da Vignali, Dell’Orco, Chabot e Bastoni. Davanti spazio a Deiola, Ricci e Saponara. In attacco potrebbe tornare dal primo minuto Galabinov, affiancato da Agudelo e Verde.
19° C
                                LIVE
                            
						
                    
                
IL COMMENTO
- 
				
					
												
						Luigi Leone
					 
					
						Lunedì 03 Novembre 2025
						
							 
				 
			 
					- 
				
					
												
						Mario Paternostro
					 
					
						Domenica 02 Novembre 2025
						
							 
				 
			 
		
	
leggi tutti i commentiSalis contro le primarie, sconfessata l'elezione di Schlein a segretaria Pd
E se la Salis va a Roma, che vada, il Pd ora ha Terrile in pista