cronaca

Continuano i problemi per lo stabilimento ex Ilva di Cornigliano
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Ancora una volta riflettori puntati sulla situazione dello stabilimento ArcelorMittal di Genova Cornigliano. Nelle scorse settimane si lamentava lo stato di abbandono in cui versa lo stabilimento ex Ilva, con spogliatoi e docce non funzionanti, così come la mancanza di riscaldamento (LEGGI QUI).





Solo un paio di giorni fa , intorno alla mezzanotte, si era staccata una lamiera di rivestimento della parete superiore del capannone Decatreno, cadendo da un'altezza di circa 15 metri su una zona di passaggio, percorsa regolarmente dagli addetti all'impianto, dai manutentori e da persone delle pulizie e ditte terze e non facendo vittime solo per puro caso (LEGGI QUI).





Adesso si torna a parlare dello stabilimento ArcelorMittal sotto il profilo dei livelli occupazionali. ll deputato Edoardo Rixi, responsabile nazionale Infrastrutture della Lega, ha presentato un’ interrogazione, per capire “se il governo effettivamente conosce i progetti di investimento e quale prospettiva occupazionale c'è, alla luce del cambio di proprietà, per un’azienda fondamentale per l’economia italiana ma completamente abbandonata dal governo Conte".




Rixi sottolinea che l’accordo di programma con ArcelorMittal “prevedeva un livello occupazionale garantito di 2700 lavoratori, ma finora ne è stato impiegato un numero di gran lunga inferiore con grave inadempimento dell’azienda sugli impegni assunti”.




“Nel frattempo il ministro Patuanelli tace, non pervenuto. Il sindaco Bucci ha chiesto un tavolo urgente sul tema delle aree effettivamente impiegate da A.Mittal, mentre il governo non ha ancora rimborsato le risorse anticipate da Società per Cornigliano per integrare il reddito dei lavoratori ex Ilva in Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria”, dice infine il deputato leghista.