salute e medicina

L'infettivologo del San Martino: "I vaccini funzionano lo stesso"
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"Questa variante potrebbe in parte giustificare e far capire perché noi abbiamo avuto a ottobre e novembre, soprattutto in Lombardia, così tanti casi con una diffusione molto facile e veloce del virus in aree particolari. I virus mutano continuamente. E' il loro modo di vivere: cambiare per sopravvivere". Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova parla così della variante isolata nelle scorse ore a Brescia. Non solo il caso inglese dunque a scuotere la situazione in riferimento al Covid preoccupando istituzioni e media tanto che diversi governi hanno bloccato i voli con il Regno Unito.


"C'è stato tanto rumore esagerato che ha gettato nel panico molte persone e decisioni politiche alquanto opinabili. Come abbiamo visto ogni Paese ha isolato delle varianti che sono poi compatibili con quello che accade ai virus che mutano. Quella isolata a Brescia e tipizzata dal punto di vista genico a Roma dal collega Massimo Cicozzi è molto simile a quella descritta dagli inglesi" spiega ancora Bassetti.

Il Vax Day del 27 dicembre in tutta Europa ha segnato la data di inizio di quella che è già stata definita come la più grande vaccinazione organizzata di tutti i tempi. La prima fase destinata a personale medico e personale delle Rsa è iniziata, entro febbraio dovrebbe concludersi, a quel punto potrà partire quella dedicata al resto della popolazione. Ma sul rischio che con le varianti non funzionino più Bassetti ribadisce il concetto già espresso negli scorsi giorni: "I vaccini già approvati o ancora in studio funzionano ugualmente anche su queste varianti. In questa fase di entusiasmo per l'inizio delle vaccinazioni non bisogna abbassare la guardia perché continuano ad esserci casi e ricoveri in ospedale. Solo grazie ai nostri comportamenti individuali potremo influenzare l'andamento dell'epidemia e rendere la terza ondata meno violenta".




Il direttore della clinica di Malattie infettive del San Martino è stato uno dei primi a vaccinarsi: "Dopo 48 ore dalla vaccinazione mi sento benissimo e ho iniziato il conto alla rovescia per la seconda dose".