sport

A soli 64 anni ci lascia il campione del mondo e Pallone d'Oro
2 minuti e 41 secondi di lettura
Il mondo del calcio è in lutto per la scomparsa di Paolo Rossi, capocannoniere del Mondiale 1982 vinto dall'Italia. L'eroe del campionato del mondo conquistato dagli azzurri di Bearzot se n'è andato a 64 anni per un male incurabile. "Gli italiani perdono il loro eroe del Mundial, Paolo Rossi, il fuoriclasse timido ma implacabile che nel 1982 trascinò gli azzurri alla conquista della coppa del mondo. Addio Pablito, resterai nella storia dell'Italia più bella", ha scritto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti su Facebook.

Toscano di Prato, cresciuto nelle giovanili della Juventus che inizialmente non crede in lui, veste quindi le maglie di Como, Lanerossi Vicenza e Perugia, esordisce in azzurro al Mondiale 1978 in Argentina dove l'Italia arriva quarta, segnando tre gol, prima di tornare alla Juventus pur in un periodo di squalifica per la vicenda del "calcioscommesse". La sanzione finisce nella primavera del 1982, Rossi gioca tre sole partite di campionato, ma il ct Bearzot lo porta egualmente al Mondiale.

Dopo quattro partite a secco contro Polonia, Perù, Camerun, e Argentina, il 5 luglio 1982 all'Estadio Sarrià di Barcellona Rossi diventa "Pablito": segna una tripletta al Brasile (nella foto, il primo gol) nella partita più famosa della storia della Nazionale italiana, finita 3-2 e divenuta lo scorso anno il monumentale romanzo "La partita" del giornalista Piero Trellini. Eliminata la Seleçao, gli azzurri guidati da Rossi non si fermano più: "Pablito" segna la doppietta del 2-0 alla Polonia in semifinale, deludendo anche il tifoso polacco Giovanni Paolo II, e il primo dei tre gol nella finale al Bernabeu di Madrid.

Rossi vince così il titolo mondiale e quello di capocannoniere della rassegna. A fine anno arriverà anche il Pallone d'Oro. Dopo il Mondiale Paolo Mantovani, presidente della Sampdoria appena tornata in serie A dopo cinque anni, lo invita a trascorrere una vacanza sul suo yacht: i due resteranno amici di famiglia, ma Rossi non vestirà mai il blucerchiato. Dopo l'esperienza juventina andò al Milan, prima di chiudere la carriera a Verona. Insieme con Roberto Baggio e Christian Vieri detiene il record di gol azzurro ai Mondiali con 9 reti, segnate in due sole edizioni.

È stato il primo giocatore, poi eguagliato dal brasliano Ronaldo che ci riuscirà nel 2002, a vincere nelle stesso anno il Mondiale, il titolo di capocannoniere e il Pallone d’oro. Con la Juventus ha vinto due scudetti, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa Uefa e la controversa Coppa dei Campioni 1985, con il Vicenza un campionato di serie B nel quale fu capocannoniere. Chiusa la carriera di calciatore è stato a lungo opinionista per Mediaset e la Rai. Lascia la moglie  Federica e tre figli: Sofia Elena, Maria Vittoria e Alessandro.

IL RICORDO DEL GENOA - "Grazie di tutto Pablito". Così il Genoa ha voluto ricordare la scomparsa di Paolo Rossi sul suo sito e nei canali social postando l'immagine dell'attaccante azzurro che alza la Coppa del Mondo vinta nel 1982 insieme alla bandiera dell'Italia. E anche il capitano rossoblù Domenico Criscito su Instagram ha mandato un messaggio: "Addio Pablito, ci hai reso orgogliosi di essere italiani".