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Possibile proroga fino al 6 gennaio per gli acquisti con rimborso del 10%
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Debutto da dimenticare per il cashback, la misura adottata dal Governo per incentivare l'utilizzo di pagamenti elettronici. Sono stati da subito evidenti i problemi con l’applicazione “Io” che, nel giorno di avvio del programma, non ha funzionato correttamente, e non ha permesso a moltissimi utenti di registrarsi con la propria carta di credito, fornendo un codice di errore generico ed invitandoli quindi a ritentare la registrazione.



Un problema che ha di fatto bloccato l’intero servizio, nel giorno in cui si è registrata una vera e propria corsa al cashback. Un boom di richieste, con con la app “Io” sono state attivate 2,3 milioni di strumenti di pagamento. Nonostante i rallentamenti e i disagi della vigilia, proseguiti quasi per tutto il giorno, nella sola app per i servizi digitali della pubblica amministrazione, sono state caricate 1.157.840 carte di debito e carte di credito cui si aggiungono 122.685 carte pagoBancomat.




E proprio a causa del disservizio di queste ore il cashback di Natale potrebbe andare ai tempi supplementari e arrivare fino alla Befana. Si valuta infatti una proroga, dal 31 dicembre al 6 gennaio, dell’ultimo giorno valido per gli acquisti con moneta elettronica che danno diritto al rimborso del 10% della spesa. E questo per risarcire in qualche modo le tantissime persone che anche l’8 dicembre, giorno del debutto per i pagamenti che danno diritto al rimborso, hanno provato invano a registrare carte di credito e bancomat sull’app "Io", andata in tilt per le tante richieste.



La falsa partenza ha fatto perdere la pazienza anche al presidente
del consiglio Giuseppe Conte, che si era speso in prima persona per il programma di incentivi sui pagamenti elettronici. E per questo, al di là delle scuse per i disagi e delle dichiarazioni pubbliche che parlano di numeri record, c’è una notevole irritazione verso PagoPa, la società controllata da Palazzo Chigi che gestisce il programma.


"E' possibile che alcuni disagi si manifestino anche nelle prossime
ore, ma "si continua a lavorare per risolvere nel più breve tempo possibile tutti i disservizi, che già oggi sono stati mitigati dall'attivita' che PagoPA S.p.A. sta effettuando insieme al partner tecnologico SIA S.p.A", fanno sapere da Palazzo Chigi.


Anche in Liguria sono state moltissime le persone che hanno
provato ad effettuare la registrazione. E i genovesi, si sa, sono un popolo di risparmiatori. Proprio dal capoluogo ligure sono arrivate moltissime segnalazioni di persone che hanno deciso di lasciare un acconto sulla merce che intendono acquistare ai commercianti, per poi andare a saldare le proprie compere con la carta di credito, in modo da poter rientrare nel cashback ed assicurarsi il rimborso.

E un monito arriva anche dall'associazione dei consumatori Aduc, per quanto riguarda coloro che usano carte di credito e bancomat anche a scopo professionale. Infatti, per ottenere il rimborso, i pagamenti devono essere effettuati con una carta usata solo a titolo privato, altrimenti si andrebbe a compiere un illecito penale ed ovviamente non si otterrebbe nessun rimborso.