salute e medicina

Bassetti: "Occasione unica per tornare a parlare anche di altre malattie infettive"
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Tra le regioni con un numero superiore a un milione e mezzo di abitanti, le incidenze più alte sono state registrate in Lazio, Toscana e Liguria. Le regioni che hanno un numero di casi residenti maggiore rispetto ai casi segnalati hanno 'esportato' casi in termini assistenziali e sono state nel 2019: Piemonte, Umbria, Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna. In particolare, le regioni con la proporzione più alta di casi esportati sono state la Calabria (50%) e la Basilicata (25%). Le regioni che presentano più casi segnalati rispetto ai casi residenti e hanno 'importato' casi da altre regioni nel 2019 sono state: Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Lazio. In particolar modo, dal Friuli Venezia Giulia è stato importato il 23% di casi residenti in altre regioni, dalla Lombardia e dall'Emilia-Romagna il 10% e, infine, dalla Toscana e dal Lazio il 9%.

In occasione della giornata mondiale per sensibilizzare sulla diffusione dell'Hiv anche i principali monumenti liguri si tingono di rosso, dalla Spezia ad Imperia, passando per il capoluogo ligure. La Lanterna, monumento simbolo di Genova, la fontana di piazza De Ferrari e la ruota panoramica al porto antico, si colorano di rosso grazie a un’illuminazione realizzata in collaborazione con Anlaids Liguria Onlus, nell’ambito della campagna “Per chi vede oltre”, per non dimenticarela diffusione del virus anche in epoca di pandemia da Covid.

"La Liguria è la prima regione ad aver introdotto il test obbligatorio gratuito sull'Hiv per tutte le persone ricoverate nei nostri ospedali tra i 18 e i 65 anni, offre gratuitamente il test in tutti gli ambulatori Asl e in tutti i presidi sanitari, ha mantenuto 6 poli di cura su tutto il territorio regionale a cui afferiscono circa 3.500 pazienti, di cui 1.500 al San Martino di Genova, dove è stato costituito anche il primo ambulatorio ligure per l'assunzione di una terapia a scopo preventivo, evitando ai cittadini liguri di recarsi fuori regione per usufruire di questo servizio", ha commentato il governatore ligure Giovanni Toti.

Giornata mondiale contro l'Aids, Toti: "72 nuove diagnosi infezione in Liguria nel 2019" - CLICCA QUI


Il Registro nazionale Aids, nell'ultimo anno, ha ricevuto 571 segnalazioni di nuovi casi, pari a un'incidenza di 0,9 nuovi casi per 100mila residenti. Il 70% dei casi di Aids segnalati nel 2019 era costituito da persone che non sapevano di essere HIV positive. Le persone che hanno scoperto di essere HIV positive nel 2019 erano maschi nell'80% dei casi. L'età mediana era di 40 anni per i maschi e di 39 anni per le femmine.

Se a livello nazionale vengono registrati 3 mila nuovi casi all’anno, in calo nel 2020, rispetto ai 4 mila del 2019, restano invece stabili in Liguria i dati sui nuovi casi, 100 quelli rilevati in media all’anno, con una problematica: il 45% delle persone si accorgono di aver contratto il virus dell’HIV quando la malattia è già in uno stadio avanzato (CLICCA QUI). Sono i giovani quelli più colpiti, nella fascia di età fra i 25 e i 29 anni. “Questo è molto grave, perché a quell’età non si dovrebbe sottoporsi a situazioni di rischio” ha detto Giovanni Cassola,  vicepresidente di Anlaids Liguria, “Ricordiamo che il test si può fare in maniera gratuita ed anonima".


"Si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale della lotta all'Aids e all'Hiv. Un'occasione unica per tornare a parlare anche delle altre malattie infettive. In breve non-solo Covid-19", ha scritto su Facebook l'infettivologo genovese Matteo Bassetti: "E' importante sottolineare che solo nel 2019 si sono infettate nel mondo 1,7 milioni di persone, un numero importante, ma fortunatamente in diminuzione. Occorre però non fare abbassare la guardia contro un virus che sembra dimenticato, sottolineando l'importanza del preservativo nei rapporti sessuali occasionali e del test per Hiv, che andrebbe fatto da tutti senza paura, come ogni altro tipo di esame del sangue".

E nella giornata mondiale contro l’Aids con un messaggio su Twitter, anche il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, ha reso omaggio a tutti gli operatori sanitari e comunitari che hanno mantenuto attivi i servizi per l'Hiv durante il Covid. Si legge: "Nonostante i grandi progressi, l'Hiv è ancora un grave problema di salute pubblica nel mondo. La solidarietà globale è la chiave per i servizi di prevenzione, test, trattamento e cura dell'Hiv".