salute e medicina

L'infettivologo del San Martino fa il punto della situazione
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"È chiaro che una terza ondata Sars-CoV-2 sarà molto probabile, ma forse ne avremo anche una quarta, una quinta e chissà quante altre. Dobbiamo metterci in testa che con il coronavirus dovremo convivere e non esserne terrorizzati". E' la previsione dell'infettivologo genovese Matteo Bassetti via Facebook.


L'Italia si trova nel bel mezzo della seconda ondata, iniziano ora a vedersi i primi risultati prodotti dalle misure contenitive messe a punto dal governo su base territoriale. In Liguria i dati migliorano (LEGGI QUI), ma per uscire dal problema ci vorrà ancora tempo. La regione resterà arancione almeno fino al 3 dicembre, poi è attesa la nuova valutazione dei parametri. Tuttavia ikl rischio di una terza ondata a gennaio non è da esludere, la Spagnola insegna. 


"Abbiamo imparato a fare la diagnosi e a riconoscerne i sintomi. Sappiamo tracciare i contatti e assistere chi ha bisogno di cure in ospedale e a casa - sottolinea Bassetti -. Immagino che nel 2021 avremo altri focolai e probabilmente picchi Sars-CoV-2, ecco perché i sistemi sanitari non devono rilassarsi, ma essere sempre pronti a convertire e riconvertire rapidamente le strutture in reparti Covid e viceversa".

Altro tema che influisce e non poco sull'argomento Covid è quello dei vaccini. A Gennaio sono già attese per prime tranche ma come spiegato anche dal premier Conte le prime saranno destinate ai soggetti più fragili e al personale medico. "Sta arrivando il vaccino, anzi i vaccini. Gli italiani devono essere fiduciosi, responsabili, giustamente preoccupati, ma non farsi prendere dal panico - invita Bassetti -. I nostri comportamenti individuali influenzeranno la grandezza delle onde, che saranno più o meno alte e più o meno lunghe a seconda di come agiremo e ci proteggeremo. Se il sistema sanitario e tutti i cittadini faranno diligentemente la loro parte, ne usciremo più forti di prima".