cronaca

L'uomo è stato trasportato al Villa Scassi in condizioni disperate
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Non ce l'ha fatta L.M., l'operaio di 54 anni, rimasto vittima di un incidente sul lavoro a Masone, nell'entroterra di Genova. L'uomo stava lavorando alla manutenzione di un cavalcavia autostradale della A 26, all'altezza di Masone, quando sarebbe caduto dopo essere stato colpito dal braccio meccanico del mezzo sul quale stava lavorando, un bay bridge, un particolare tipo di camion utilizzato per effettuare ispezioni nel cavalcavia.

Immediato è scattato l'allarme. Sul posto sono giunte le squadre dei vigili del fuoco e il personale sanitario che ha prestato le prime cure al ferito. Vista la gravità dei traumi riportati l'operaio è stato trasferito in codice rosso all'ospedale. Le sue condizioni sono parse da subito disperate. Avviate le indagini per ricostruire l'esatta dinamica di quanto accaduto.

"Dobbiamo costituire i lavoratori rappresentanti della sicurezza (Rsl) di sito, che sono i rappresentanti dei lavoratori di sicurezza, solo ed esclusivamente per tutti i cantieri che ci sono nei tratti autostradali della Liguria, la Cisl e la Filca lo stanno chiedendo a gran voce da tempo. Si può fare insieme alla Prefettura, alla Regione e ai concessionari autostradali. Un modello già funzionante durante i lavori che si stanno effettuando per il Terzo Valico", spiega Andrea Tafaria, segretario generale Filca Cisl Liguria.

"Si è costretti a registrare l'ennesima tragedia sul lavoro in un settore, quello edile, tra i più martoriati in tema di infortuni. In questi anni la Fillea Cgil ha chiesto nelle contrattazioni con le aziende, con le istituzioni e pubblicamente, l'applicazione intransigente delle norme sulla sicurezza sul lavoro. Purtroppo nel settore insistono aziende, soprattutto negli appalti e nei sub appalti, che in tanti casi appaiono letteralmente improvvisate. Leggi e regole nel settore esistono, ma vanno fatte rispettare", commenta Federico Pezzoli, segretario generale Fillea Cgil.