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Tensione con l'opposizione tra "lista della spesa" e "clima diffamatorio"
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E' andata in scena nell'aula del consiglio regionale della Liguria la discussione sul programma di governo presentato dal presidente Giovanni Toti. "Una lista della spesa", lo ha definito Ferruccio Sansa: "La nostra deve essere una Liguria non per pochi ma per tutti, il programma di Toti è disegnato sulle paure mentre il nostro programma e costruito sui desideri". Sansa ha poi parlato di "impegno costruttivo" del suo gruppo. "Nel programma di governo non troviamo risposte in grado di guardare oltre l'ostacolo, il presidente avrebbe dovuto migliorare il programma di cinque anni fa, invece tenta solo di tamponare vecchie ferite", ha commentato Fabio Tosi, capogruppo del Movimento 5 Stelle.

Luca Garibaldi, capogruppo del Pd, ha ricordato che la minoranza aveva chiesto la seduta straordinaria sulla sanità rilevando che in Liguria la situazione pandemica è più grave che in altre Regioni e che l'emergenza sta intasando gli ospedali anche liguri, che non sono stati adeguatamente preparati. "Nel programma è stata fatta una elencazione generica degli interventi senza entrare nel merito e affrontare i problemi", ha aggiunto Gianni Pastorino di Linea Condivisa.

Il presidente della giunta Giovanni Toti ha replicato agli interventi della minoranza: "Giudicare in modo spocchioso il nostro programma sulla base del vostro programma, che è stato sconfitto, è un brutto inizio. Rispetto ai contenuti non c'è nessuno di noi o di voi che ha ragione, perché ha ragione chi è fuori da quest'aula e bisognerebbe semmai che l'opposizione capisse perché certe sue proposte non sono piaciute". Il presidente si è dichiarato allarmato da un "clima diffamatorio" e ha concluso: "Ho visto contestare dati che sono degli uffici di prevenzione e trovo illegittimo contestare la validità del lavoro di professionisti e dirigenti della nostra regione".

Angelo Vaccarezza, capogruppo di Cambiamo con Toti, ha auspicato, al di là dei conflitti, una collaborazione con la minoranza rilevando che nella precedente legislatura, proprio in questo senso, sono stati raggiunti obbiettivi condivisi. "Vogliamo una Liguria più forte a livello nazionale e internazionale, forzando anche le norme molto stringenti dell'Unione europea e reso ancora più stringenti dal Governo, che non permettono alle nostre aziende di mettersi in pari", ha detto il capogruppo della Lega Stefano Mai. Per Stefano Balleari (Fratelli d'Italia) "il programma del presidente Toti è la prosecuzione naturale di un percorso virtuoso nato cinque anni fa". Infine Claudio Muzio di Forza Italia ha ribadito: "Noi dobbiamo riappropriarci dei territori che sono stati abbandonati e il Piano di sviluppo rurale è uno strumento strategico di cui dobbiamo fare buon uso".

I gruppi in Consiglio regionale del Pd, Lista Sansa, M5s e Linea Condivisa hanno proposto di introdurre un commissario straordinario per gestire la seconda ondata dell'emergenza covid in Liguria. "La sanità in capo alla presidenza della Regione rappresenta una catena di comando corta e rapida, politicamente autorevole. E' surreale la proposta d'introduzione di un commissario da parte di partiti che fanno demagogia contro nuove poltrone", ha replicato il governatore Toti. "Aver tenuto sotto la presidenza della Giunta la delega alla sanità credo rappresenti la catena di comando più corta, rapida e politicamente autorevole, indispensabile per affrontare in modo efficace l'emergenza".

"E' un segnale che abbiamo voluto dare subito. Poi, francamente, sentir proporre commissari da una opposizione che ha passato l'intero Consiglio regionale a far demagogia contro le poltrone, suona surreale. L'opposizione dimentica di essere rappresentante di quel governo a Roma che avrebbe dovuto agevolare molte delle azioni che abbiamo fin qui realizzato, e contenute anche nelle loro proposte, con norme, risorse tempestive e interventi di sburocratizzazione. Tutto questo purtroppo non è stato fatto", ha concluso Toti.