
Le vittime, per lo più giovani, venivano accerchiate mentre erano sedute nella carrozza; venivano minacciate con coltelli, tubi metallici o bastoni e costrette a consegnare non solo denaro e gioielli, ma anche vestiti. Ad aiutare gli investigatori nell'indagine i social network e le immagini di videosorveglianza, che hanno ripreso i componenti della banda durante le fasi delle rapine e mentre fuggivano. Questo ha permesso di identificare i componenti della banda, 8 magrebini e due italiani, tra i quali tre minorenni. Ora gli investigatori stanno cercando di capire se ci sono dei collegamenti tra la banda e altre rapine, avvenute la scorsa estate sempre sulla Torino-Savona.
IL COMMENTO
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