Il nuovo decreto per contenere la diffusione del coronavirus è fresco di firma, il prolungamento dello stato di emergenza ha qualche giorno in più. Quello che invece termine e la 'pace fiscale'. Il 15 ottobre è infatti il giorno X. "Da parte dell'Agenzia delle Entrate verranno spedite 9 milioni di cartelle esattoriali ai vari contribenti italiani. Cartelle che sono ferme da marzo - spiega Sonia Paglialunga, consulente del lavoro -. Le imprese oltre a essere state ferme e non avere liquidità si troveranno a far fronte a questo ulteriore debito e pagamento. Il ministro ha detto che visto che riguardano debiti precedenti (allo stato di emergenza) i contribuenti devono pagarle". Non certo una buona notizia per diverse realtà produttive. Il ministro al Lavoro Gualtieri ha infatti sottolineato che bisogna ripartire gradualmente anche da questo punto di vista.
E così dal 16 ottobre ritornano tutti gli accertamenti esecutivi, le ingiunzioni e gli accertamenti esecutivi. Tra le situazioni rientrano i versamenti delle quote richieste nelle cartelle di pagamento, avvisi di addebito e di accertamento, e ancora le rate dei piani di dilazione in scadenza tra l’8 marzo e il 15 ottobre. L’Agenzia delle entrate potrà inoltre riprendere le azioni di riscossione, come pignoramenti, i fermi amministrativi e le ipoteche. Inoltre potranno essere inviate le notifiche di nuove cartelle.
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