cronaca

Il governatore Cirio ha sentito anche l'omologo ligure Toti
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Undici dispersi, interi paesi isolati, case e strade devastate. È una situazione estremamente critica quella che si è venuta a creare nella notte in molte zone del Piemonte in seguito alle forti piogge che si sono abbattute sulla regione provocando esondazioni, frane, allagamenti e ingenti danni a edifici e infrastrutture. Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, sottolinea la preoccupazione per i dispersi, di cui sono ancora in corso le ricerche, e per gli enormi danni al territorio che i sindaci delle aree più colpite - con i quali è in contatto da stanotte - descrivono in alcuni casi peggiori del '94.

Il governatore ha sentito il capo dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli e si è confrontato con il Governatore ligure, Giovanni Toti, insieme chiederanno lo stato d'emergenza. Tutta la Giunta è operativa in questo momento sul territorio e gli assessori stanno monitorando e presidiando fisicamente le aree più colpite. L'assessore alla Protezione civile della Regione Piemonte, Marco Gabusi, si è recato questa mattina in alcune zone del Tanaro e ha parlato di situazione disastrosa. I danni maggiori si sono registrati nel bacino del Toce, del Tanaro, nel Biellese e nel bacino della Sesia, con frane, allagamenti e cadute di alberi. Il Tanaro, nel tratto da Ponte Nava a Ceva è esondato in diversi punti.

Evacuate famiglie a Limone, Vernante, Priola e Garessio. In quest'ultimo comune una borgata è rimasta isolata. Ingenti i danni causati nel centro di Limone, di fatto isolata, dal torrente Vermenagna (acqua alta fino a 1,5 metri in paese, il parcheggio sotterraneo allagato) e anche i vigili del fuoco hanno rischiato di finire in una voragine scavata nell'asfalto dalle acque del torrente. Nel paese ci sono black out, decine di auto finte sott'acqua, danni ingenti. E' crollata anche una palazzina di tre piani in ristrutturazione accanto al corso d'acqua. Restano impossibili i collegamenti con la francese valle Roya, dove ci sono persone isolate tra le due frane che hanno interrotto la Route departementale verso Liguria e Costa Azzurra, con tratti di strada portati via dalla furia dell'acqua.

Sempre nel Cuneese, tra Mombasiglio e Lisio l'Sp 34 è completamente erosa dall'azione dell'acqua. In quest'ultimo comune una borgata è rimasta isolata. In Valsesia, alcuni ponti tra Gattinara e Romagnano e nella zona di Borgosesia non sono percorrribili. Nel Vercellese, l'Sp 9, all'altezza del comune di Cravagliana, un torrente ha eroso 500 metri di strada. Chiusa la tangenziale nord di Vercelli. A Borgosesia, un quartiere isolato. Al momento, si registrano 10 dispersi nel Cuneese, su cui si stanno facendo verifiche tra il versante italiano e quello francese.

Un altro disperso si registra nel Vercellese, nel comune di Varallo Sesia, sull'Sp 105, caduto con la sua auto nel Sesia. In allerta le dighe Ceppi Morelli (Vco), Sessera (Bi) e Gurzia (To). In preallerta quelle di Piastra (Cn), San Nicolao (Bi), Rinasco (Vc) Melezet e Vistrorio (To). Le forti piogge della notte hanno determinato la disalimentazione di 55.000 utenze elettriche, di cui 11.599 nel Cuneese; 14.200 nel Novarese; 14.000 nel Vco, 6.700 nel Vercellese e 4.500 nel Biellese. Gli operatori sono al lavoro per il ripristino del servizio.

Al lavoro per fare fronte alla situazione 249 volontari, di cui 174 del Coordinamento regionale di Protezione civile, 72 del Corpo Antincendi Boschivi, 3 dell'Ana. Tutta la Protezione civile è sul territorio. Il coordinamento territoriale del volontariatoo di Asti e Alessandria si sta recando nel Cuneese per rafforzare i soccorsi e la sala operativa di corso Marche 79 a Torino resterà operativa h. 24 fino alla fine dell'emergenza.