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Damsgaard titolare e davanti Ramirez-Quagliarella per sorprendere i viola
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La Sampdoria passa a Firenze con una prova di carattere, concretezza e qualità, grazie a un rigore di Quagliarella, che così supera Vialli nella classifica perpetua dei marcatori doriani in serie A, e a una prodezza di Verre su rilancio lungo di Audero. In mezzo, il provvisorio pari di Vlahovic. Ma il risultato avrebbe potuto essere ancora più largo. Sono tre punti che cancellano le prime due sconfitte, soprattutto quella a Marassi col Benevento, danno morale e fiducia al Doria e dissolvono i fantasmi. L'ultima vittoria al Franchi non era lontanissima (27 agosto 2017, seconda di campionato, 2-1 con reti di Caprari e Quagliarella nel primo tempo contro il gol di Badelj) ma stavolta è un sorso di luce.
AVVIO - Ranieri schiera i blucerchiati a 4-4-2, con il danese Damsgaard dal primo minuto e in avanti Ramirez alle spalle di Quagliarella. Tra i viola Chiesa porta la fascia di capitano.
ATTACCO - La Fiorentina parte subito all'attacco. Al 3' punizione dalla sinistra di Biraghi che mette in mezzo per Vlahovic, Ekdal allontana. Subito dopo ci prova Chiesa con una conclusione a girare, ma Tonelli fa buona guardia. Al 6' cross in area di Kouamé, allontana ancora Tonelli.
La Sampdoria si fa viva all'8', con Candreva che cerca Ramirez che però non aggancia. Subito dopo Kouamé si divora il vantaggio: servito da Bonaventura, all'altezza del dischetto del rigore calcia malamente a lato. La risposta è di Damsgaard, che prova a servire Quagliarella che viene anticipato da Milenkovic.
PARATA - Al 14' Audero si supera su una conclusione di Vlahovic: sul conseguente corner, nel tentativo di anticipare Milenkovic per poco Tonelli non perpetra il più goffo degli autogol.
PROTESTE - Recrimina la Sampdoria al 23': Dragowski rinvia goffamente su Quagliarella che insacca, per Giacomelli c'è fallo sul portiere: le immagini lasciano molti dubbi. Al 27' ci prova Damsgaard, ma Dragowski stavolta è attento. I blucerchiati crescono e prendono campo: il pressing doriano soffoca la manovra delle mezze ali viola e quindi taglia i rifornimenti alle punte.
OCCASIONE - Grossa occasione per il Doria al 36': prima Castrovilli colpisce la sua traversa su cross di Candreva, sul rimbalzo Damsgaard non ha la forza necessaria per superare Dragowski. Eibaltamento di fronte ed è Bonaventura dal limite a chiamare Audero alla presa a terra. Subito dopo un colpo di testa di Ramirez costringe Dragowski alla respinta in tuffo. Al 40' Castrovilli manda alto sopra la traversa su cross di Bonaventura.
RIGORE - La Sampdoria passa al 42': Quagliarella costringe Ceccherini al fallo da rigore, Giacomelli non ha dubbi e dal dischetto lo stesso attaccante trasforma, porta in vantaggio i blucerchiati e a quota 86 supera Vialli nella classifica dei marcatori doriani di sempre in campionato. Davanti ci sono solo Mancini a quota 132 e Bassetto con 92 marcature. Si va all'intervallo con la Samp in vantaggio.
RIPRESA – Si riparte senza cambi, subito la Fiorentina guadagna un angolo con Chiesa ma dal corner nasce un contropiede che vede Quagliarella concludere alto. Anche in avvio di ripresa la Sampdoria sembra più concreta e determinata, con Candreva in bella evidenza.
PALO – La Sampdoria sfiora il raddoppio al 55' con Candreva, che calcia da fuori area ma colpisce il palo esterno alla destra di Dragowski. Subito dopo ecco il primo cambio della partita: Cutrone prende il posto di un confusionario Kouamé. Il predominio del Doria viene interrotto da Caceres, che al 61' fallisce il pari colpendo altissimo di testa in posizione solitaria sul secondo palo.
PARI – Ancora Candreva al 65' impegna Dragowski dalla distanza, il portiere viola è attento. Triplo cambio per il Doria al 69' (fuori Candreva, Damsgaard e Ramirez; dentro Léris, Verre e Askildsen) ma poco dopo la Viola pareggia: un tiro di Milenkovic diventa assist per Vlahovic che stoppa e fredda l'incolpevole Audero.
EMOZIONI – La Sampdoria reagisce e sembra ritrovare il vantaggio: su angolo di Léris, tocco di Tonelli per Thorsby che segna: inizialmente Giacomelli convalida, ma dalla sala VAR viene segnalato un tocco di mano del difensore doriano e la rete viene annullata. Ma il nuovo vantaggio è solo differito: su lungo rinvio di Audero, al minuto 83' Verre stoppa al limite dell'area e con uno splendido pallonetto supera Dragowski.
FINALE – La Fiorentina tenta il tutto per tutto e all'86' Chiesa, lasciato libero, non crede al regalo della difesa doriana e perde l'attimo buono per il tiro. Quindi entra l'ex blucerchiato Saponara per Amrabat. Al 90' Léris prova il contropiede per Verre, ma il pallone è troppo lungo. Sono cinque i minuti di recupero. Tocca a Regini allontanare un pallone pericoloso portato in area da Duncan. La Sampdoria difende fino alla fine il vantaggio e porta a casa una vittoria importantissima, che può cambiare segno al campionato.


FIORENTINA-SAMPDORIA 1-2
RETI: 42' Quagliarella (rigore); 72' Vlahovic, 83' Verre.
FIORENTINA (3-5-2): Dragowski; Milenkovic, Ceccherini, Caceres; Chiesa, Bonaventura, Amrabat (86' Saponara), Castrovilli (82' Duncan), Biraghi; Kouamé (58' Cutrone), Vlahovic (a disposizione: Terracciano, Brancolini, Igor Julio, Dalle Mura, Lirola, Dutu, Montiel). All. Iachini
SAMPDORIA (4-4-1-1): Audero; Bereszynski, Tonelli, Yoshida, Augello (84' Regini); Candreva (69' Léris), Ekdal (84' Palumbo), Thorsby, Damsgaard (69' Verre); Ramirez (69' Askildsen), Quagliarella (a disposizione: Avogadri, Ravaglia, Rocha, Ferrari, Regini, Palumbo, Gabbiadini, La Gumina, Bonazzoli). All. Ranieri.
ARBITRO: Giacomelli di Trieste.
NOTE: ammoniti Thorsby, Tonelli, Ekdal.