cronaca

Vietate anche le manifestazioni pubbliche
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L'obbligo di indossare la mascherina all'aperto nel centro storico di Genova e nell'area del porto antico resterà in vigore almeno fino a domenica 4 ottobre, salvo nuove decisioni. E' quanto emerge dall'ordinanza firmata dal governatore Giovanni Toti.

Nel provvedimento, che ricalca in parte le misure già prese
per arginare il cluster del quartiere Umbertino della Spezia, si vietano anche tutte le manifestazioni pubbliche ed è previsto l'obbligo per tutti gli spettacoli al chiuso di pre-assegnare posti a sedere distanziati fino a un massimo di 200 persone. Misure che, in parte, potrebbero ostacolare le attività collaterali al prossimo Salone nautico, in programma alla Fiera di Genova dall'1 al 6 ottobre.

Alla fine aveva ragione il sindaco Marco Bucci.
Le vie che delimitano il confine dell'area del centro storico di Genova, all'interno della quale vige l'obbligo di indossare le mascherine all'aperto, 24 ore su 24, non rientrano nella "zona rossa", ma il loro richiamo è "funzionale soltanto a circoscrivere l'area geografica oggetto delle nuove misure. Nelle medesime vie non trova applicazione l'ordinanza". Per chiarire ogni dubbio, è stata necessaria la pubblicazione di una nota esplicativa da parte della Regione Liguria, che toglie possibilità di diversa interpretazione.

L'ordinanza regionale precisa che le protezioni alle vie respiratorie dovranno essere indossate, 24 ore su 24, all'aperto, nell'area a nord delle barriere doganali del porto e a sud di: via Marinai d'Italia, via Fanti d'Italia, via Andrea Doria, via Balbi, piazza della Nunziata, via Bensa, largo Zecca, via Cairoli lato sud, piazza della Meridiana, via Garibaldi lato sud, piazza Fontane Marose, via XXV Aprile, piazza Matteotti, via Porta Soprana, via del Colle, via Ravasco, via Madre di Dio, comprese le stesse vie. Tra le conseguenze, anche la necessità di definire un nuovo percorso per il corteo organizzato dagli studenti in occasione dello sciopero previsto per il 25 settembre (clicca qui)

Intanto in questo primo giorno di ordinanza, ancora il 'giorno della tolleranza' si è intravisto ancora qualche naso scoperto e qualcuno che in alcune strade, come in via Garibaldi, ne era sprovvisto, ma la maggior parte dei genovesi la aveva correttamente indosso. Sono soprattutto i turisti stranieri e gli studenti a far correre gli agenti della Municipale. Alcuni ragazzi sono stati ripresi dagli agenti perché camminavano senza mascherina in un'affollata via San Luca e sono stati 'consigliati' di indossarla. Da domani, la tolleranza lascerà il posto alla multa. Intanto è stata indetta una riunione in prefettura per implementare le forze dell'ordine in campo in vista del weekend.

"Venerdì ci sarà la movida, ci saranno i ristoranti e i locali aperti, e ci saranno controlli mirati, è necessario che vengano rispettate le precauzioni suggerite dalla comunità medica se vogliamo difenderci dai contagi ed evitare che l'economia della città sia ulteriormente penalizzata". La decisione di imporre l'uso della mascherina all'aperto senza limiti orari è legata al focolaio che da qualche giorno interessa soprattutto le comunità straniere del centro storico.

"Ma non è vero che vogliamo ghettizzare i vicoli come qualcuno di ha accusato di fare, credo che sia totalmente inappropriato mischiare politica e salute dei cittadini, se il cluster fosse scoppiato sul monte Fasce avremmo applicato l'ordinanza sul monte Fasce", ha affermato Bucci riferendosi a una zona isolata di Genova. "Ho ritenuto opportuno insieme a Toti di emanare questa ordinanza come precauzione quindi tale è, non deve spaventare nessuno ma è opportuno che ci difendiamo e limitiamo al massimo ogni possibile contagio".