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Il leader di Italia Viva a Genova a sostegno di Massardo
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"Noi siamo venuti via dal Pd con molta sofferenza anche personale perché abbiamo detto: 'caro PD, l'accordo col M5s al governo per mandare a casa Salvini sì, l'accordo per diventare giustizialisti no'. Lo dico nella terra dove candidano un giornalista del Fatto Quotidiano. Io le ho provate le accuse sulla mia pelle, io le ho sentite le menzogne e le fake news". Lo ha affermato il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, a Genova per sostenere la candidatura di Aristide Massardo a presidente della Regione.

"Il Pd che abbiamo fatto noi non diventa il giustizialista, non sta dalla parte dei giustizialisti. Il problema non è semplicemente quello che succede in Liguria e che tipo di alleanze si vogliono fare. Dopodiché c'è un problema che si chiama lavoro, con 600mila posti in meno, ci sono 200 miliardi da spendere: facciamo dei progetti con una visione e con un orizzonte e che sblocchino dei posti di lavoro oppure questa discussione risulterà asfittica e inutile", prosegue Renzi.

"Non so quale sia il voto utile, so qual è il voto inutile. quello a chi predica il giustizialismo, il populismo, per chi attacca l'avversario ad personam. E in questo senso è il voto a Ferruccio Sansa. Colui che in questi anni è stato il principale fustigatore della sinistra ligure. Lo dico a chi ha sostenuto l'esperienza di Claudio Burlando come di tanti uomini e donne che venivano dall'area riformista di Pds, Ds e Pd. Come si fa a mettere questa storia nelle mani di chi l'ha sempre criticata e contestata. Sono per il garantismo e non per il giustizialismo. Sono per il lavoro e non per il reddito di cittadinanza. Sono per l'industria 4.0 e non per l'assistenzialismo. Sansa da che parte sta?", incalza il leader di Italia Viva.

"Quello che fa la differenza oggi in Italia è la capacità di essere riconosciuti su alcune battaglie. Per esempio il Mes, 37 miliardi per la sanità, sì o no? Cosa dice la Lega, cosa dicono i 5Stelle, li vogliono o no? Noi le idee le abbiamo chiare. Sbloccare i cantieri: noi abbiamo le idee chiare sulla Gronda, sul Tap, sull'alta velocità e sul ponte dello stretto. Gli altri possono dire altrettanto? Italia viva sarà giudicata su questo. Chi fa politica deve essere capace di dire prima degli altri le cose, perché a dirlo dopo sono buoni tutti. A dire quel che dicono i sondaggi sono buoni tutti. Il vero politico capace, profetico, è quel che lo dice prima", aggiunge Renzi.

"Seguire solo i sondaggi è tipico di chi pensa che la politica sia il Grande Fratello, vale il like, vale la diretta Instagram. Se ce la faremo sarà un miracolo, se non ce la faremo avremo costruito un pezzo di progettualità per il futuro non solo per Italia Viva ma anche per la Liguria. Poi se voi volete tenervi i sondaggi questa è la politica del Grande Fratello, va molto di moda però si elegge un governatore, non un influencer. Qui c'è un'opera di semina che stiamo facendo su ragazzi e ragazze che è straordinaria e 250 uomini giovani e donne che hanno voglia di studiare e di appassionarsi. Anche in Liguria stiamo dicendo non seguite la dittatura dell'istante, la dittatura del like, ma provate a fare un progetto a lungo termine", conclude il senatore fiorentino e fondatore di Italia Viva.