
Sulla scelta di indicare come 'zona rossa', quindi con divieti più restrittivi sugli assembramenti, erano intervenuti i consiglieri comunali di opposizione. "La zona rossa all'Umbertino è una iniziativa priva di qualsiasi valore scientifico e inefficace per contenere il virus. Risponde solo all'esigenza di Toti e Peracchini di oscurare le reali cause del dilagare dell'epidemia in citta' e la loro gestione disastrosa dell'emergenza, criminalizzando una intera comunita' integrata da anni alla Spezia. Una vergognosa manovra elettorale", avevano commentato.
Covid, sindaco Spezia: "Sconcerta la strumentalizzazione politica dell'ordinanza" - CLICCA QUI
"Le nostre decisioni e misure piu restrittive sono state prese in zone dove la presenza del Covid è scientificamente accertata. La metà dei soggetti positivi deriva da comunità di italiani naturalizzati, persone straniere che lavorano qui da tanti anni e per i quali abbiamo il più grande rispetto e la massima stima. Ma il 50% dei casi positivi proviene da quella comunità. E' evidente che ci sono aree e gruppi sociali più permeati dal virus perché si è sviluppato in alcune situazioni che li riguardano per i loro usi e costumi e abitudini", ha replicato il presidente Toti.
"La circolazione del virus è bassa, vicina all'1% in tutta la Liguria escluso il Comune della Spezia: le decisioni più drastiche riguardano solo la Spezia perché ha una situazione tale da prevedere chiusura delle scuole, mentre gli altri comuni costieri della provincia e della Val di Vara e dei comuni vicini alla provincia di Genova, non rilevano nulla di tutto questo", ha concluso Toti. Alla Spezia sono in vigore alcune misure restrittive come la chiusura delle aree giochi nei parchi, l'uso obbligatorio della mascherina anche all'aperto per tutto il giorno e il divieto assoluto di creare assembramenti in strada nel quartiere Umbertino.
IL COMMENTO
Cassinelli alla Suprema Corte, onore anche per Genova liberale
Arriva la talpa Godot, possono aprirsi nuovi scenari per la Val Bisagno