politica

Le opinioni dei cittadini ai microfoni di Primocanale
2 minuti e 51 secondi di lettura
Sciolto il nodo del rientro nelle aule scolastiche, previsto il 14 settembre, è la volta delle elezioni regionali, che dal 20 al 21 settembre chiemeranno i liguri a scegliere il nome del prossimo governatore della Regione A contendersi la sedia più alta di Piazza De Ferrari il presidente uscente Giovanni Toti, il candidato di centro sinistra Ferruccio Sansa, Aristide Massardo (sostenuto dai partiti che non hanno approvato la scelta di Sansa), l'ex volto del M5S Alice Salvatore, il sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori, Gaetano Russo, Carlo Carpi, Marika Cassimatis e Davide Visigalli. Ma quanto si sono preparati i cittadini liguri prima di andare alle urne? Lo abbiamo chiesto direttamente a loro. 


L'età media degli intervistati oscilla tra i 50 e i 60 anni, ma anche i più giovani hanno detto la loro: gestori di locali, lavoratori stagionali e studenti sono preoccupati per il futuro. In ogni caso, "non conosco tutti i nomi dei candidati, ma andrò a votare" è uno dei messaggi più comuni, da Ponente a Levante. I nomi di Toti e Sansa sono i più conosciuti nonché dibattuti, ma anche quelli di Massardo e Salvatore, mentre i dettagli dei programmi elettorali lasciano ancora spiazzati: "Non mi sono ancora informato. Lo farò". Altri sorridono, e se ne vanno. 


Non sono però mancati gli scettici: "Non andrò a votare, tanto non cambia niente" a cui qualcuno ha risposto con un laconico "sono tutti uguali". Un classico. Nel clima generale di incertezza dettato dall'emergenza sanitaria, non manca la speranza verso una stagione invernale più clemente: "L'importante è che i ragazzi possano tornare a scuola" ha ammesso una signora di Celle Ligure con due nipotini. A Genova invece i candidati sarebbero "un po' troppi e comunque i voti verteranno tutti su Toti e Sansa". Nel capoluogo, però, c'è anche chi è molto interessato ai risvolti politici: "Sono a conoscenza delle principali coalizioni e mi sono informata sui nomi dei candidati. So già per chi voterò" rivela una signora al microfono di Giorgia Fabiocchi. 


Da Piazza del Mercato a La Spezia, città in cui il tema centrale è la promozione in Serie A degli aquilotti, un signore spiega che "a promettere sono tutti buoni, ma una volta seduti sulla caréga magari cambiano idea e siamo di nuovo daccapo" e la priorità resta il lavoro: "Io ho lavorato, sono in pensione, ma ora devono poter lavorare anche gli altri". Alla domanda di Alessandra Boero, "lei sa che in Liguria c'è fermento politico?" il signor Nino, imperiese doc, ha risposto: "Sì, ma non mi importa più niente. Ne ho viste di tutti i colori e ora sono persino indeciso se votare o no".


Chi non conosce ancora le date delle elezioni, tira a indovinare: "Fine settembre?". In attesa dei giorni in cui i dati sui contagi da Covid-19 potrebbero invitare il governo a un nuovo passo indietro, i temi più sentiti in Liguria restano quelli della sanità - privatizzazione degli ospedali e gestione Asl territoriali-, della scuola e del lavoro, situazione che secondo qualcuno è "tragica". In una campagna elettorale 'flash' non è mancata una nota di disaffezione nei confronti della politica nazionale.