cronaca

I familiari delle vittime: "Non dimenticateci"
5 minuti e 14 secondi di lettura
Dopo la pioggia è l'arcobaleno a illuminare l'inaugurazione del nuovo ponte Genova San Giorgio. Dopo 720 giorni dalla tragedia di ponte Morandi che si è portata via 43 vite arriva il simbolico taglio del nastro del viadotto sul Polcevera.  Una giornata lunga e intensa che Primocanale in diretta fin dalle prime ore del mattino ha seguito passo dopo passo.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha incontrato in prefettura a Genova una delegazione dei parenti delle vittime. "Ci tenevo a incontravi prima della cerimonia del ponte per sottolineare pubblicamente e in maniera evidente che la ferita non si riemargina, che il dolore non si dimentica e che la solidarietà non viene meno in alcun modo. E condivido la vostra scelta di vederci in prefettura e non sul ponte non perché" l'inaugurazione "non sia importante. Lo è per la città naturalmente. Ma perché quest'incontro è un'occasione raccolta, non di frastuono. Le responsabilità non sono generiche, hanno sempre un nome e un cognome. Sono sempre frutto di azioni che dovevano essere fatte o di omissioni che non dovevano essere compiute. Quindi è importante che vi sia un'azione severa, precisa e rigorosa di accertamento delle responsabilità. E' importante che vi sia un'azione che regoli, sperando che ciò non avvenga più, quel che si deve fare per i parenti delle vittime", ha spiegato Mattarella.

"Adesso che c'è il nuovo ponte, dopo il 14 agosto non dimenticateci. Non vogliamo che tutto finisca, con questa ubriacatura di felicità. È vero che il ponte è giusto che ci sia ma le vittime non devono essere dimenticate, il Paese non può entrare in una voragine come quella del crollo, con questa vergogna. Il nuovo ponte ha colmato un po' la voragine, ma il dolore e le ferite si placano e leniscono con la giustizia. Noi non abbiamo più fiducia in questo gestore" hanno detto i parenti delle vittime del Morandi dopo l'incontro con il presidente Mattarella. "Il 14 la sera ci sarà una fiaccolata in bicicletta per ringraziare la cittadinanza che sentiamo da sempre vicina. Ci sarà al mattino l'inaugurazione del cerchio con i 43 alberi e al pomeriggio la scopertura di una lapide a palazzo Tursi. Per quella data vorremmo vedere la presenza dello Stato".

In città per assistere all'evento oltre al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, anche il ministro alle Infrastrutture De Micheli, e l'ex ministro Toninelli che fu tra i principali sostenitori del 'decreto Genova'. L'inno d'Italia, poi a uno a uno i nomi delle 43 vittime della tragedia del 14 agosto 2018, quindi il minuto di silenzio per ricordare da dove nasce questo nuovo ponte.


Il commissario alla ricostruzione Marco Bucci ha voluto ringraziare tutti coloro che permesso di arrivare a questo momento: "Ce l'abbiamo fatta, siamo riusciti a fare quello che abbiamo promesso 18 mesi fa. Il primo pensiero va alle 43 vittime e alle loro famiglie che sono quelle che soffrono di più. Quello che è successo non deve accadere più. Genova non dimenticherà questa tragedia. Il secondo pensiero va ai cittadini di Genova, c'è chi ha perso il lavoro, che chi ha perso i clienti. Oggi regaliamo il ponte alla città di Genova. Il terzo pensiero va a tutti quelli che hanno lavorato, alle 1200 persone che hanno sudato e che si sono fermati solo a Natale e solo in alcuni giorni di allerta rossa. Hanno dovuto affrontare numerose difficoltà, compreso un commissario che urla. Un grazie anche a Renzo Piano che ha regalato il progetto, il progetto di una nave che è poggiate tra le colline della Valpolcevera".

"Ce l'abbiamo fatta, siamo riusciti a fare quello che abbiamo promesso 18 mesi fa. Il primo pensiero va alle 43 vittime e alle loro famiglie che sono quelle che soffrono di più. Quello che è successo non deve accadere più. Genova non dimenticherà questa tragedia. Il secondo pensiero va ai cittadini di Genova, c'è cjhi ha perso il lavoro, chè chi ha perso i clienti. Oggi regaliamo il ponte alla città di Genova. Il terzo pensiero va a tutti quelli che hanno lavorato, alle 1200 persone che hanno sudato e che si sono fermati solo a Natale e solo in alcuni giorni di allerta rossa. Hanno dovuto affrontare numerose difficoltà, compreso un commissario che urla. Un grazie anche a Renzo Piano che ha regalato il progetto, il progetto di una nave che è poggiate tra le colline della Valpolcevera".

Il commissario all'emergenza Giovanni Toti parla del ponte ma anche della tragedia del Morandi: "Mai più deve accadere quello che è accaduto due anni fa, e la giustizia è quella che aspettiamo per rendere giustizia alle 43 persone che hanno perso la vita sul ponte Morandi. Questo ponte riunisce la Valpolcevera. Oggi siamo dove eramo rimasti - citando Enzo Tortora -. rimettiamoci in cammino, per Genova, per la Liguria e per l'Italia".

L'architetto Renzo Piano è colui che ha donato il disegno del nuovo viadotto: "Questo ponte è figlio di una tragedia, di un lutto, e un lutto non può essere dimenticato, diventa essenza stessa di quello che siamo. Un grazie a chi ha costruito il ponte. E' uscita la forza e l'energia di questo Paese. Si è parlato di miracoli, non c'è stato nessun miracolo, il Paese ha mostrato una parte buona, non ho mai uno lamentarsi. Costruire è una bellissima cosa. Costruire è l'opposto di distruggere. Mi auguro che questo ponte sia amato". Piano cita anche Giorgio Caproni ricordando come Genova sia una città di ferro e di terra.

Giuseppe Conte, presidente del Consiglio: "E' ancora troppo acuto e tangibile la tragedia che si è consumata in questo luogo. Un abbraccio va ai parenti delle vittime. Un grazie a chi lavorato per far si che questo ponte potesse essere inaugurato oggi. Genova deve ripartire e lo fa da qui. Un ponte figlio da una collaborazione, tra politica, amministrazioni,  imprese e lavoro" ha conlcuso il premier. Poi ila benedizione dell'arcivescovo Marco Tasca, quindi il taglio del nastro e il passaggio delle Frecce Tricolori sul cielo della Valpolcevera. Infine il passaggio in auto sul ponte del presidente Mattarella.