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Fa discutere un incontro della settimana scorsa tra l'ex presidente e il Viperetta
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Evitata la retrocessione, ricominciata la ridda di voci più o meno fondate sulla cessione della Sampdoria, mancava soltanto un altro faccia a faccia tra Ferrero e Garrone. Il vuoto è stato colmato stamattina, quando i tifosi sampdoriani hanno appreso di un incontro tra i due avvenuto la settimana scorsa in un locale della Foce. La notizia del Secolo XIX ha ovviamente disorientato la gente di fede blucerchiata, che continua a chiedersi che cosa abbiano da dirsi, che cosa ancora leghi due personaggi così diversi. Per non parlare della madre di tutte le voci da bar che da sempre gira in città, ovvero che la Sampdoria non sia mai realmente passata di mano, ma che i Garrone-Mondini l'abbiano affidata a Ferrero con il compito di recuperare i circa 300 milioni spesi nel corso della loro gestione in prima persona. Come e con quale formula fosse avvenuto questo presunto mandato a gestire nessuno ha però mai saputo spiegare, se non formulando allusioni non provate sul 4,76% del capitale della Holding Max, controllante della Sport Spettacolo che a sua volta controlla la UC Sampdoria, quota in mano a un investitore anonimo schermato da Unione Fiduciaria.

Trapela che nel corso dell'incontro Ferrero abbia voluto fornire chiarimenti a Garrone su alcune affermazioni che gli erano state attribuite, ma può darsi pure che gli abbia chiesto conto degli epiteti (“cialtrone e buffone”) che Garrone gli aveva riservato l'11 giugno dello scorso anno, nel corso della serata iniziata in piazza Leonardo da Vinci e finita nello studio di Primocanale.

Resta che Ferrero non ha alcuna intenzione di passare la mano, si sente più forte che mai, fida in un allungamento dei tempi nella questione dei concordati per le sue holding, conta di rafforzarsi con le iniezioni di liquidità relative al prestito garantito dallo Stato e alla nuova vendita dei diritti tv. In tutto questo scenario, a salvezza ottenuta chiede e ottiene un incontro con Garrone e casualmente la cosa si viene a sapere. Un indubbio assist per il Viperetta, da sempre convinto che qualora le cose si mettessero al peggio la tifoseria finirebbe per prendersela non con lui ma con chi, più di sei anni fa ormai, gli aveva regalato il club.