Stomaco chiuso e gambe che tremano. Salire sul nuovo Ponte Genova San Giorgio è una sensazione strana, difficile da spiegare. E' tardo pomeriggio ma il sole è ancora alto, in una delle giornate più calde e umide dell'estate. Caschetto, gilet, mascherina scendo dalla navetta messa a disposizione dei giornalisti da Per Genova e il cuore si ferma.
Potrà sembrare strano ma la prima cosa che ho fatto sul viadotto è stata quella di chiudere gli occhi, non so perchè, e il mio pensiero è andato alle 43 vittime. Ho pensato a quei loro ultimi metri sotto la pioggia torrenziale quasi nella nebbia, ho guardato avanti a me più o meno a metà lì dove ora ci sono mezzi al lavoro e ho visto il vuoto di quel giorno e dei mesi seguenti. Per qualche secondo, proprio come prima di entrare in diretta quel 14 agosto 2018, mi sono come bloccata poi ho fatto un respiro profondo, ero lì per raccontare il nuovo viadotto e sono andata avanti un passo dopo l'altro. Una ventina di metri non di più per fare immagini e vedere dal vivo i lavori fatti in questo anno e mezzo, dallo scorso aprile con il primo palo di fondazione, in vista dell'inaugurazione lunedì 3 agosto alle 18.30 con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che sarà a bordo della prima auto.
Mi sono concentrata sui guard rail, sui lampioni, sui pannelli fotovoltaici, sui cartelli presenti, sui binari dove verranno poi posizionati i robot per la pulizia delle barriere antivento di vetro, cose concrete per non pensare troppo. Tante volte in questi mesi osservando da vicino la demolizione del Morandi prima e poi la ricostruzione, mi sono chiesta, come penso ogni genovese, cosa avrei provato a essere sul nuovo viadotto, cosa avrei fatto. Oggi c'ero tra operai al lavoro e mezzi di cantiere. Ho osservato, scrutato l'orizzonte da un nuovo punto di vista e poi ho alzato gli occhi al cielo oltre i pennoni che sfiorano i 30 metri d'altezza e ho chiuso di nuovo gli occhi prima di andare via. Ho pensato alle 43 vite spezzate di quel giorno e agli occhi dei loro cari che ho imparato a conoscere in questi due anni. Per loro, per quegli occhi che non dimenticherò, spero che che ogni persona attraversando quel viadotto possa ricordare quello che è stato. Per non dimenticare. Io lo farò.
cronaca
Primi passi sul nuovo ponte, stomaco chiuso e gambe che tremano
Lunedì l'inaugurazione a 720 giorni dal crollo del Morandi che provocò 43 vittime
2 minuti e 0 secondi di lettura
TAGS
TOP VIDEO
Mercoledì 24 Aprile 2024
Archivio storico - 2004, con un cronoprologo il Giro parte da Genova
Martedì 23 Aprile 2024
25 aprile, Paternostro: "Serve lettura attenta della Resistenza"
Martedì 23 Aprile 2024
Oscar Farinetti ai ragazzi di Orientamenti: "Non abbiate paura di sbagliare"
Mercoledì 24 Aprile 2024
Vela, Maggie Pescetto: "Sogno un medaglia alle Olimpiadi"
Lunedì 22 Aprile 2024
In mare con i corsi dello yacht club italiano a Genova in “Presa diretta”
Mercoledì 24 Aprile 2024
Genoa, i tifosi vogliono la conferma di Gilardino: “Speriamo rimanga”
Mercoledì 24 Aprile 2024
Meteo in Liguria: le previsioni per il 25 aprile
Venerdì 19 Aprile 2024
"Liguria chiama Roma risponde": le risposte di Cavo, Basso e Pirondini (ottava puntata)
Ultime notizie
- 25 Aprile, Adriana Antolini: "Mio papà sopravvissuto a Mauthausen"
- Ventimiglia, fronte mare: Di Muro mischia le carte e propone un accordo di programma
- Vela, Maggie Pescetto: "Sogno un medaglia alle Olimpiadi"
- Incidente tra sei veicoli, riaperta la A10 a Celle Ligure
- Samp-Como, Pirlo perde Barreca. Invasione di tifosi a Lecco
- Genoa, Pernat su Gilardino: "Se fossi il suo manager gli consiglierei di restare 2 anni"
IL COMMENTO
Aborto? Con le mie amiche parlo di congelare gli ovuli
Il diario-testamento di Pippo Marcenaro? Una magnifica "sciarada" ricca di maniman…