politica

Toti al secondo posto dopo Zaia per il maggior incremento di consenso post Covid
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I quattro presidenti più popolari sono del centrodestra: al primo posto il governatore del Veneto Luca Zaia, seguito da quelli del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, dell'Umbria Donatella Tesei e della Calabria Jole Santelli. E' quanto emerge dai risultati del 'Governance poll 2020', pubblicati sul 'Sole 24 Ore', un'indagine sul livello di gradimento dei presidenti delle 18 Regioni a elezione diretta e dei sindaci di 105 città capoluogo di provincia realizzata per 'Il Sole 24 Ore del Lunedì' da Noto Sondaggi.

Al quinto posto, primo presidente di centrosinistra, c'è il governatore dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini, il cui gradimento risulta in aumento. A seguire i presidenti del centrodestra di Abruzzo Marco Marsilio, al sesto posto, seguito da quello del Piemonte Alberto Cirio, da Giovanni Toti (Liguria) che ottiene lo stesso gradimento di Christian Solinas (Sardegna). E ancora il governatore di centrosinistra della Toscana, Enrico Rossi, della Campania Vincenzo De Luca.

Al 12esimo posto, Sebastiano Musumeci
presidente della Sicilia, seguito dal governatore della Lombardia Attilio Fontana, del Molise Donato Toma e della Basilicata Vito Bardi, tutti e quattro di centrodestra. Alla fine della classifica, tre presidenti di centrosinistra: il governatore delle Marche Luca Ceriscioli e il presidente della Puglia Michele Emiliano che ottengono lo stesso indice di gradimento mentre in fondo alla classifica c'è il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.


Tra i governatori che hanno accresciuto la loro popolarità De Luca, con il suo +4,9%, si colloca in quarta posizione: a precederlo ci sono, infatti, Luca Zaia (Veneto) con +19,9%; Giovanni Toti (Liguria) con +13,6% e Musumeci (Sicilia) con il +6%. "L'onda di piena della pandemia investe anche la politica locale", osserva 'il Sole 24 Ore commentando i dati parlando di "un doppio dualismo che nella Lega esalta il presidente veneto Zaia e schiaccia il lombardo Fontana, e nel Pd innalza l'emiliano-romagnolo Bonaccini e fa sprofondare il laziale Nicola Zingaretti. Che, però, è il segretario Dem".