politica

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 Quindici giorni fa il mio Supremo Censore da web, Flavio M. che non perde l’occasione per rimproverarmi severamente, ogni qualvolta scrivo, si lamentava dell’eccessiva (a suo dire) ironia (o tentativo) in un mio articoletto sulle pene del Pd locale nella faticosa ricerca di un candidato da opporre all’attuale governatore della Liguria.Un candidabile che risultasse gradito (o almeno sopportabile) agli altri della possibile alleanza, cioe’ i Cinquestelle e la/le Sinistre. Concludeva il sopracitato la sua reprimenda con la solita accusa (al sottoscritto) di essere chino (in avanti) ai voleri del Leader Supremo. Leggi: Toti.




Ora, caro signor Flavio, lasciamo per un attimo da parte i miei presunti inchini , ma le confesso con disarmante sincerita’, che non so come si possa ancora raccontare la vicenda del Pd e della scelta di un candidabile alle prossime regionali, senza scherzarci su.

Veda, esimio, io ora ci piangerei su questa odissea che non e’ riuscita nemmeno a profittare dell’isolamento virale. Ci piangerei pensando ai candidati del passato che noi allora a volte stroncavamo e che ora ci appaiono come assoluti titani della politica. Quello che mi spaventa e’ che un partito come il Pd non abbia la forza di proporre una persona unitaria. Non certo una persona autorevole perche i nomi di Dello Strologo o altri apparsi in queste settimane sono sicuramente di genovesi con ampie competenze. Ma per stare in una coalizione o quello che e’ , il nome deve essere si’ competente, ma soprattutto condiviso.

Sansa no? E nemmeno il professor Massardo ? Possibile che nessuno dei due possa essere accettato da un partito che non e’ piu’ il Pci -Pds-Ds, ma una Cosa completamente differente, anzi forse un po’ troppo differente? Viene il sospetto che la si tiri tanto in lungo da essere “costretti” a rinunciare all’alleanza, unica chance praticabile se si vuole scalzare il Supremo Leader come lo chiama lei, signor Flavio.
Se questo e’ l’obbiettivo recondito del Pd ligure , visto che alcuni nomi liguri di spicco nazionale , invece, spingono per accettare o Sansa o Massardo, sarebbe piu’ elegante dirlo agli elettori chiaramente, lasciando stare i pessimi riti (vertici, tavoli, ultimatum eccetera) della politica d’antan. O lei, signor Flavio, mai prono, mai chino a differenza mia, ha un nome pronto da proporre senza farsi venire il mal di denti tutte le volte che scrivo? Un nome da suggerire ai dirigenti del centro sinistra tale da unificare che vuol dire mettere insieme.
Un nome che si porti dietro un programma in pochi punti, ma chiari. Quelli che originano le domande che un milione e mezzo di liguri si fanno in queste ore: come ne verremo fuori? Quanti disoccupati? Quante aziende chiuse? Come ci muoveremo? Come faremo a far ripartire il nostro porto? In quanto tempo andremo a Milano o a Roma? Come apriranno le scuole? Dove realizzeremo l’ospedale del Ponente? Che cosa offriremo ai ragazzi perche’ dopo le sacrosante esperienze “fuori“ possano tornare a casa a far valere adeguatamente le loro capacita?

Mi creda, signor Flavio, per queste cose non c’e’ bisogno ne’ di un Leader Supremo ne’ di un Condottiero. Basta essere credibili. Senza alcuna ironia. La saluto con un doppio inchino per non perdere le mie buone abitudini.