cronaca

Le imprese più tradizionali puntano sul digital
2 minuti e 9 secondi di lettura
 Dirette streaming con le scuole collegate, social selling, consegne a domicilio e spedizioni, ma presto anche un e-commerce. Così ha reagito il settore dell’artigianato ligure, colpito come tutti dal lockdown. Si è premuto sull’acceleratore e nei mesi scorsi diverse botteghe e aziende si sono organizzate, alcune sbarcando online per la prima volta. Un processo inevitabile e che per il futuro potrebbe creare un nuovo mercato di lavoro dove investire.

Le storie sono tante e diverse tra loro, ma il progetto di Confartigianato è quello di creare una vetrina virtuale
di tutte le eccellenze della Liguria, un biglietto da visita destinato proprio ai turisti. “Sarà un market place dove avremo l’occasione di far conoscere i prodotti del territorio”, anticipa a Primocanale Luca Costi, segretario di Confartigianato Liguria. “Non sarà un sito web asettico di promozione, ma racconterà la storia delle imprese che da generazioni operano nella regione”.

Il futuro è digital anche per le botteghe storiche più tradizionali. Un atelier di gioielli, ad esempio, ha organizzato dei veri e propri tour virtuali per scuole e appassionati all’interno del loro laboratorio, mostrando le fasi di lavorazione. “Per chi acquista una delle nostre creazioni è fondamentale vedere come dal bozzetto su carta si passa poi al prodotto finito”, racconta la titolare Sarah Gismondi. “Anche per questo motivo, sui social pubblichiamo spesso curiosità, foto e video che mostrano come lavoriamo”.

Anche le aziende più grandi, però, che delle nuove tecnologie si avvalevano già in precedenza per la produzione, si sono innovate in questo ultimo periodo. È il caso di una nota ditta genovese di cashmere che ha deciso di realizzare uno showroom virtuale. “Noi già da tempo collaboriamo con negozi in tutta Italia e all’estero, ma quest’anno con tutte le restrizioni abbiamo deciso di provare questo nuovo sistema che attraverso a video di sfilate, foto a 360 gradi e ingrandimento sui tessuti consentirà ai clienti di apprezzare la qualità del prodotto quasi come se fossero in presenza”, spiega l’amministratore delegato Fiorella Ghiglione.

Intanto il dato che arriva è che sono 1.521 le nuove imprese (-44,6%) iscrittesi nei tre mesi clou della crisi (marzo, aprile e maggio) rispetto alle 2.744 degli stessi mesi del 2019. Giancarlo Grasso, presidente Confartigianato: "Dati meno negativi rispetto alle altre regioni maggiormente colpite: dobbiamo complimentarci con le 1.521 imprese che, aprendo proprio in questi tre mesi, hanno deciso di investire concretamente sulla Liguria e sull’Italia".