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Il primo rally in Europa dopo lo stop per il coronavirus
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L’Italia si prepara a battere un record nel motorsport in questo 2020 segnato dalla pandemia globale portata dal Covid-19. Il Rally del Casentino del 3-4 luglio sarà infatti il primo rally in Europa dopo le varie misure di lockdown e di distanziamento sociale applicate dalle nazioni. La risposta dei rallisti italiani non si è fatta aspettare, gli iscritti alla gara toscana sono ben 107 con 97 vetture moderne e 10 storiche, un numero forse inaspettato e che fa ben sperare tutti gli altri organizzatori attualmente al lavoro per allestire non senza difficoltà le gare successive nel calendario nazionale.

Come previsto dalle nuove norme, il pubblico non ci sarà
e tutte le fasi della gara saranno rigorosamente a porte chiuse. Una decisione discutibile, da cui però dipende la sorte della gara. Loriano Norcini, a capo dell’organizzazione, è stato chiaro e ribadisce il suo appello agli appassionati “Chi vuole bene a questo sport in questa occasione deve restare a casa. E’ stato fatto uno sforzo senza precedenti per organizzare questa manifestazione e abbiamo bisogno della collaborazione di tutti”.

Nelle ultime ore è stata fatta una piccola variazione al percorso
, con la prova speciale “Corezzo” ridotta a 9.5 km rispetto agli iniziali 20 che verrà ripetuta tre volte. Le prove speciali saranno sette in totale, per 89 chilometri cronometrati. Tra i partecipanti ci sarà Maurizio Rossi con la Peugeot 207 Super 2000 Primocanale Motori (Pool Racing), affiancato da Paolo Zanini.