Se le opposizioni e le associazioni ambientaliste a Genova sono assai critiche, i sindacati dei trasporti hanno invece scritto una lettera per supportare l'idea del Pums, il piano urbano della mobilità sostenibile, perorando la causa del filobus. L'obiettivo è avere l'ok agli investimenti promessi dal Mit, circa 400 milioni, al più presto per poter partire con le gare. Per questo le segreterie provinciali di Filt Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal hanno scritto al ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli e per conoscenza al sottosegretario per le Infrastrutture e i trasporti, il pentastellato ligure Roberto Traversi e ai capigruppo in consiglio comunale di Genova. Si legge nel documento: "La sostituzione dei bus, con mezzi interamente elettrici genererà un miglioramento delle condizioni ambientali; auspichiamo che il loro impiego sia fortemente orientato alla sede protetta e alla priorità semaforica, aumentando così la velocità commerciale, e quindi l'attrattività, inducendo un numero maggiore di cittadini a scegliere il trasporto pubblico".
Per i sindacati occorre accelerare anche alla luce dei problemi sulle autostrade: "E' indubbio come un finanziamento di tale entità rappresenti un'occasione per il rilancio del Tpl, con la creazione dei 4 assi per tempi di spostamento più rapidi". Le sigle che rappresentano i lavoratori del trasporto pubblico dicono basta alla diatriba tram-filobus che è in corso a Genova: "Ocorre prendere una decisione, la città ha bisogno di importanti interventi che ne consentano uno sviluppo e una sostenibilità ambientale".
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