economia

Dismessa la partecipazione della banca in Tech Srl
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La Bce a conclusione del processo di revisione e valutazione prudenziale Srep al 31 dicembre 2019 ha notificato i nuovi requisiti prudenziali richiesti a Banca Carige e ha concluso che non sono necessari requisiti aggiuntivi di liquidità.

E' quanto emerge da un comunicato dell'istituto. Tenuto conto del rafforzamento patrimoniale e del ridimensionamento del portafoglio, Bce ha ridotto di 50 punti base il requisito aggiuntivo di Pillar 2 (P2R) di Carige rispetto all'ultima valutazione sugli srep del 2017. I nuovi requisiti prudenziali da rispettare su base consolidata prevedono per la banca un livello minimo di common equity tier 1 ratio richiesto e' ora pari al 9,75%.

Il total srep capital requirement è del 10,75%. L'overall capital requirement il 13,25%. Bce ha poi espresso alla banca la raccomandazione di implementare un graduale adeguamento dei livelli di coverage sullo stock di crediti deteriorati in essere al 31 marzo 2018 (secondo una logica complementare alle indicazioni fornite nell'addendum alle linee guida della Bce per le banche sugli npe generati a partire da aprile 2018) a partire da un 40% entro il 2020 fino al 100% entro il 2026 per gli npe garantiti con anzianita' superiore ai 7 anni, e da un 50% entro il 2020 fino al 100% entro il 2025 per gli npe non garantiti con anzianita' superiore ai 2 anni.

Banca Carige comunica anche che il cda, preso atto che Ibm ha manifestato la volonta' di acquisire l'intera partecipazione detenuta da Carige in Dock Joined in Tech Srl, ha deliberato di procedere con il perfezionamento della cessione, che non avra' nelle attese ricadute sul contratto di servizio per la fornitura di servizi informatici al gruppo. Il corrispettivo dell'operazione e' pari a 2,1 milioni di euro.