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Nullo l'atto di nomina, il presidente destituito ricorre al Tar
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"Essendo nullo il mio atto di nomina, di fatto non sono mai stato presidente di questa autorità, ora torno a casa dalla mia famiglia ma tutta la comunità del porto di Trieste è per me una famiglia": Zeno D'Agostino, riferiscono coloro che lo hanno visto, ha lasciato così il comitato portuale dopo avere appreso della sentenza dell'Anac, l'autorità anti corruzione, che ha decretato la sua decadenza dalla carica presidenziale. 

Per il porto di Trieste, uno dei più importanti d'Italia, la notizia è uno choc. Imprenditori e portuali, come forse mai prima d'oggi, si sono stretti attorno al presidente: i lavoratori sono scesi immediatamente in sciopero, sospeso dopo un incontro avuto ieri con lo stesso D'Agostino. Nel porto resta comunque lo stato di agitazione.

Ma perché l'Anac ha dichiarato la decadenza del presidente del porto di Trieste? Secondo l'autorità è nullo lo stesso atto di nomina, poiché D'Agostino, a Trieste dal febbraio del 2015 in qualità di commissario, era già stato nominato presidente di Trieste Terminal Passeggeri, la stazione crocieristica della città: le due cariche sono giudicate incompatibili e, poiché la presidenza dell'Autorità Portuale è cronologicamente più recente (novembre 2016), è stata fatta decadere. 

Qualcuno è andato alla ricerca del cavillo – dice a Primocanale Giulio Germani – coordinatore regionale Friuli Venezia Giulia Fit Cisl – io ero presente quando D’Agostino accettò l’incarico in Ttp: l’allora presidente Nap non stava passando un buon momento e D’Agostino si offrì di sostituirlo senza percepire alcun compenso. Avete presente di cosa stiamo parlando? La stazione crocieristica di Trieste non è nulla, gestisce pochissime navi, si occupa quasi soltanto dei parcheggi sulle rive”.

Nel porto di Trieste si sono subito preoccupati dei possibili effetti retroattivi di questa sentenza: il commissario nominato dopo la decadenza, il genovese Mario Sommariva, ha, come primo atto, ratificato tutte le decisioni assunte in questi anni e ha così evitato un colossale caos.

D'Agostino presenterà domani un ricorso al Tar del Lazio, chiedendo una sospensiva della sentenza: il prefetto di Trieste, Valerio Valenti, aveva annunciato che anche il ministero dei Trasporti avrebbe impugnato la sentenza dell'Anac ma fonti vicine alla ministra De Micheli smentiscono, poiché dev'essere il destinatario della sentenza e non il ministero a presentare il ricorso. Dal governo, comunque, trapela solidarietà e stima: "Ci attiveremo immediatamente per risolvere la questione", ha detto il ministro allo Sviluppo economico Patuanelli. 

D'Agostino, 52 anni, veronese e tifosissimo dell'Hellas, è padre di  Amelia e Luigi: ha un curriculum vitae tutto dedicato all’economia del mare, tra consulenze, docenze e, dal 2017 al 2019, la presidenza di Assoporti, l’associazione che riunisce tutti i porti italiani. E’ considerato unanimemente un ottimo manager, eppure qualche nemico ce l’ha: la sentenza dell’Anac, infatti, è avvenuta dopo la presentazione di un esposto. Evidentemente qualcuno che non ama D’Agostino e che era a conoscenza di questa situazione particolare ha deciso di lanciargli una bomba sulla scrivania.