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Il tecnico di Montemarano, blucerchiato dal 2002 al 2007, guarda al futuro delle due genovesi
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Walter Novellino, fresco di compleanno numero 67, alla Sampdoria dal 2002 al 2007, vede le due genovesi salve grazie anche al lavoro dei suoi colleghi Ranieri e Nicola. Sul Genoa, avversario battuto tre volte in un solo anno: "Conosco bene Genova - dice a Repubblica - e so quanto sia importante il derby. A quattro giornata dalla fine, stavolta, lo è ancora di più. Da sampdoriano credo che il Genoa sia temibile, perché Nicola lo ha trasformato. Fra i giovani è uno dei tecnici che mi piace di più, in poco tempo ha cambiato la mentalità. Ora il Genoa non avrà problemi a salvarsi".

Quanto alla "sua" Sampdoria, di cui resta un grande tifoso, Novellino osserva: "Il tifoso, per definizione, è sempre preoccupato, quindi lo sono anche io. Ma l’ansia deve dare forza mentale. Anche la Sampdoria si salverà, io ho fiducia. Tonelli ha sistemato la difesa, aiuta Colley e Yoshida, credo che Ranieri possa giocare anche a tre. Più difficile è collocare il rifinitore, anche se sono innamorato di Ramirez. Non però come seconda punta, davanti devono giocare Quagliarella e Gabbiadini".

"Giocando in estate, con il caldo, sarà importante - prosegue - gestire il pallone e leggere la gara. Fossi in panchina lavorerei più sulla testa. La Sampdoria può pagare qualcosa in termini di qualità, ma ha molti giocatori nel pieno della carriera e questo dà fiducia. Ranieri è il valore aggiunto, una garanzia. Non credo che insista molto sulla tattica, quanto sulla carica nervosa. E sulla capacità di recuperare energie, dato che si giocherà ogni tre giorni. Ha fatto bene a invocare le cinque sostituzioni".

"Il calendario della Sampdoria - prosegue - lo conosco a memoria. Inter, Roma, Atalanta e Juve possono essere sfide proibitive, più del Milan, che secondo me non è granché. Sono invece otto le partite che non si possono sbagliare. Casa o fuori ormai non conta, sono scontri diretti e ci si gioca la sopravvivenza". L'arma in più sarà Quagliarella: "Dicono che è vecchio? Sì…ciao. Averlo è una fortuna. Ha fatto sei gol nelle prime sei di ritorno, stava segnando a raffica. Sa i ritmi saranno bassi può fare sfracelli".

La ripartenza non convince del tutto il mister. "Credo che la spinta sia stata più economica, le squadre hanno bisogno dei soldi delle tv. Ma se la salute è tutelata, perché no. Ma aspettiamoci un campionato falsato: sto vedendo la Bundesliga e sono partite fiacche, basso ritmo, trionfa sempre la squadra che ha più qualità. E poi gli stadi senza pubblico, che tristezza. È sparito il fattore campo, l’assenza dei tifosi toglie furore agonistico.

Novellino non vede infine l'ora di tornare al fronte. "Sono certo di poter ancora allenare. Aspetto solamente l’occasione giusta e spero arrivi presto. Ho anche imparato l’inglese, se mi chiamasse qualcuno dall’estero…"