Il ‘decreto Sardegna’, oggi lo chiameremo così, continua a riservare sorprese: per i passeggeri diretti nell’isola, il viaggio sta diventando una vera soap opera, piena di colpi di scena.
Il documento firmato ieri sera dai ministri De Micheli e Speranza, rispettivamente ai Trasporti e alla Salute, consente l’approdo nei porti sardi, riportiamo testualmente, “solo ai servizi svolti in continuità territoriale, tutti i collegamenti da e per la Sardegna verso i porti nazionali e viceversa saranno riattivati dal 13 giugno”. Quindi, in sostanza, solo i servizi in convenzione con lo Stato, la cosiddetta continuità territoriale, potranno collegare la Sardegna con il continente.
Questa interpretazione, nei fatti, taglierebbe fuori tutti gli operatori (Gnv, Moby e Sardinia Ferries) tranne Tirrenia, la compagnia della famiglia Onorato che opera in convenzione con lo Stato. Anche Luigi Merlo, presidente di Federlogistica Conftrasporto, la Federazione delle imprese della logistica aderente a Confcommercio attacca la misura (LEGGI QUI).
Il decreto, firmato in serata e appreso dalla pubblica opinione solo questa mattina, è sembrato un vero pasticcio: non tanto per il provvedimento in sé (che pare essere ispirato al contenimento dei flussi turistici diretti in Sardegna, su pressione del governatore Solinas), quanto per i tempi in cui è stato presentato. I traghetti pronti a partire nella giornata di oggi e gli ignari passeggeri bloccati nei porti, cosa dovrebbero fare?
La questione sembra risolta dalla presa di posizione delle compagnie di navigazione: Grandi Navi Veloci e Sardinia Ferries partiranno comunque, che ai ministri Speranza e De Micheli e al presidente Solinas piaccia o meno.
Gnv, al proposito, ha emesso una nota ufficiale: “La Compagnia conferma la partenza di questa sera da Genova per Porto Torres, operata a favore della continuità territoriale con il continente, nell’ambito dei propri servizi di linea verso la Sardegna. La formulazione del decreto ha richiesto una attenta lettura che ha comunque confortato questa posizione, peraltro l'unica ammissibile: ogni diversa interpretazione sarebbe infatti distorsiva del mercato”.
Anche Sardinia Ferries non ha intenzione di fermare i suoi collegamenti: questa sera è in partenza il Livorno – Golfo Aranci e l’ufficio prenotazioni (che ammette una certa confusione) conferma il viaggio. Sul sito della compagnia è tutto prenotabile: il traghetto è il Sardinia Regina e il garage è “quasi completo”. Cosa avrebbero fatto tutti i passeggeri se fossero stati respinti con l’automobile già in porto? E chi avrebbe pagato? La compagnia, con una nota ufficiale, spiega che "l'attuale programmazione prevede un collegamento ogni sera da Livorno per Golfo Aranci e viceversa".
Un guazzabuglio, in sostanza. Ora non resta che attendere ciò che farà il ministero di fronte a queste prese di posizione e che cosa deciderà di fare il governatore Solinas, contrarissimo alla riapertura indiscriminata delle ‘sue’ frontiere: i traghetti in arrivo domattina potranno attraccare? In realtà sembra proprio di si: le compagnie infatti hanno il conforto di un'interpretazione del comando generale delle Capitanerie di Porto che, visti anche i tempi strettissimi, ha dato disco verde alle partenze.
porti e logistica
Traghetti per la Sardegna fermi per decreto. Le compagnie: "Partiamo lo stesso"
Colpo di scena dopo il decreto dei ministri De Micheli e Speranza
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