porti e logistica

Lavoratori preoccupati: la cassa integrazione è solo il primo passo?
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I sindacati marittimi temono per i lavoratori dei rimorchiatori dei porti italiani: la circolare del ministero dei Trasporti firmata dal direttore generale Mauro Colletta, infatti, consente alle aziende del settore, titolari di concessioni statali, di ridurre i loro servizi, applicando ove necessario il fondo Solimare (la cassa integrazione dei marittimi) concordando il piano di riduzioni con le capitanerie di porto senza consultare i sindacati.

I confederali “chiedono un immediato intervento della ministra dei Trasporti volto a sospendere gli effetti della circolare e dei conseguenti provvedimenti da essa innescati. La richiesta delle segreterie nazionali – spiegano i sindacati in una nota - nasce da questioni di metodo e di merito in una fase complessa per l'economia nazionale portuale e marittima e per le ripercussioni sui lavoratori del settore per i quali alcune società concessionarie hanno già avviate e concluse le procedure di accesso alle prestazioni del Fondo settoriale Solimare. La Direzione Generale per la vigilanza sulle autorità portuali ed il trasporto marittimo ha attribuito alle Capitanerie di Porto e alle AdSP le responsabilità di ulteriori penalizzazioni a carico dei lavoratori”.

La situazione più preoccupante è al momento a Livorno, dove la ‘Rimorchiatori Neri’ ha già attivato le procedure: anche il 'gruppo Scafi', che gestisce il servizio nel porto della Spezia, sembra intenzionato a procedere nella stessa direzione. A Genova la società 'Rimorchiatori Riuniti' ha per il momento ridotto la quota di lavoro straordinario ma, secondo le informazioni raccolte da Primocanale, non ha ancora richiesto alla capitaneria di ridurre complessivamente i servizi. A Genova, peraltro, i servizi di rimorchio dovrebbero andare a gara ma l'emergenza Covid ha portato al rinvio della procedura al prossimo anno. 

I sindacati temono che il ricorso al fondo Solimare possa essere solo il primo passo verso una strutturale riorganizzazione delle attività di rimorchio, con rischi gravi per la tenuta occupazionale. Per questo si dicono pronti, in assenza di positivi riscontri, a scendere in sciopero.