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Gli attori del Teatro Nazionale di Genova daranno voce ai 'padri costituenti' della Repubblica italiana
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Aldo Moro, Pietro Nenni, Nide Iotti, Luigi Einaudi: loro e gli altri grandi ‘padri costituenti’ che hanno posto le fondamenta della Repubblica italiana saranno ricordati nell’evento “Libertà, Cultura, Civiltà. Dalla Liberazione alla Repubblica”. Ad interpretare i discorsi dei protagonisti dell'assemblea costituente saranno gli attori del Teatro Nazionale di Genova Ugo Dighero, Paolo Li Volsi, Barbara Moselli, Pino Petruzzelli e Carla Signoris. Il tutto con l’accompagnamento del Quintetto d’archi del Teatro Carlo Felice, che, guidato dal Maestro Paolo Silvestri, suonerà “Il canto degli italiani”.

L’iniziativa promossa dall’Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea “Raimondo Ricci” e dal Teatro Nazionale di Genova, insieme a Regione Liguria e Comune di Genova, si terrà sul palcoscenico della Corte a porte chiuse lunedì 1 giugno alle ore 18:00, ma sarà trasmessa in diretta su Primocanale. Un modo per consentire a tutti i liguri di partecipare anche se da casa. 

Ma in questa celebrazione particolare per la Festa della Repubblica, ancora a distanza nel rispetto delle regole, si vuole rendere grazie anche a tutti coloro che si sono impegnati in questo periodo di emergenza Coronavirus. Per questo, ci sarà spazio anche per le testimonianze del direttore del pronto soccorso dell’Ospedale Galliera Paolo Cremonesi, dell’infermiera dell’Ospedale San Martino Silvia Romano, del volontario della Pubblica Assistenza della Protezione Civile Mino Guido, della addetta alle vendite del supermercato del Terminal Traghetti Sara Papalia, del viceispettore della Polizia di Stato Simona Pappalardo e del capo cantiere del nuovo ponte di Genova Renzo Rossi.


“Che questa iniziativa possa essere un abbraccio di conforto per chi in questi mesi si è impegnato in prima linea nell’emergenza”, dichiara il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. "Il nostro obiettivo, insieme alle altre istituzioni, è quello di trasmettere un messaggio di speranza e di vicinanza: sarà una grande festa all’insegna della solidarietà in cui le testimonianze rappresenteranno un contributo prezioso”.

“C'è da essere orgogliosi in questi giorni di essere il sindaco di Genova, la prima città in Italia ad aprire un teatro durante l’emergenza Covid-19: il 25 aprile con il concerto al Carlo Felice. Lunedì prossimo, in un'altra straordinaria realtà artistica e culturale della nostra città, abbiamo scelto di celebrare in un teatro anche la festa del 2 giugno", spiega il sindaco Marco Bucci. "Sarà ancora una piazza virtuale, purtroppo ancora priva della presenza del pubblico. Tuttavia vogliamo esprimere l’importanza e il senso che il teatro riveste nella nostra società e per la nostra comunità".

“Attraverso l’arte, la musica, il teatro e la cultura ricordiamo i valori a cui oggi più che mai dobbiamo ispirarci”, commenta il presidente dell’Ilsrec Giacomo Ronzitti. "Ed è ancora più forte in questi tempi il nesso inscindibile tra Resistenza-Repubblica-Costituzione con il presente, ovvero con quello straordinario moto di solidarietà e responsabilità collettiva che ha animato le donne e gli uomini che in questi mesi sono stati in prima linea nella lotta contro la pandemia per tutelare le nostre vite, le nostre libertà, il nostro futuro. Carzo Azeglio Ciampi lo avrebbe definito un esempio di nuovo “patriottismo repubblicano”.


"La festa del 2 giugno è la festa su cui si fonda la nostra società ed è giusto celebrarla in teatro, luogo per eccellenza della celebrazione della società italiana, una società che produce lavoro, bellezza e arte", conclude il direttore del Teatro Nazionale di Genova Davide Livermore. "Ciò che è importante è che l'evento nasce dalla collaborazione con anche il Teatro Carlo Felice e ci fa piacere lavorare per promuovere questo tipo di iniziative".