cronaca

E sul Dl Rilancio "in Parlamento servono nuove risorse"
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Il sindaco di Genova, Marco Bucci, valuta l'ipotesi di inviare le forze dell'ordine a casa delle persone in quarantena per controllare che non escano. "Ci sono giunte segnalazioni, anche a un livello molto alto, che ci sono persone in quarantena che escono di casa. E' inaccettabile. Se vediamo che la situazione peggiora non posso escludere che manderemo controlli delle forze dell'ordine. Queste persone sono obbligate a stare a casa e rischiano fino a 18 mesi di carcere perché uscendo possono contagiare gli altri".


Bucci parla di un vero e proprio "controllo fisico"
tramite la polizia locale o altre forze. "E' opportuno che il sindaco dica chiaro e tondo che è assolutamente inaccettabile che chi si trova in quarantena esca e crei questo problema non solo al singolo cittadino, ma a tutti gli altri e alla città. Questo non ci dà la possibilità di continuare il percorso positivo intrapreso per uscire dall'emergenza. Come succede per chi lavora ed è in malattia, non posso escludere che faremo controlli . Non lo escludo perché non è accettabile che il comportamento di una persona possa danneggiare tutto lo sforzo fisico ed economico che stiamo facendo".

Nel frattempo Bucci, in vista della conversione in legge del decreto varato dal governo, si è collegato in videoconferenza a una riunione a cui hanno partecipato anche il presidente dell'Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, e i sindaci Virginia Raggi (Roma), Giuseppe Sala (Milano), Leoluca Orlando (Palermo), Luigi Brugnaro (Venezia), Paolo Truzzu (Cagliari), Giuseppe Falcomata' (Reggio Calabria) e Salvo Pogliese (Catania), Dario Nardella (Firenze) e Chiara Appendino (Torino). "Le misure previste finora sono insufficienti a coprire le esigenze che ricadono sui bilanci delle amministrazioni. Confidiamo che nel corso dell'iter di approvazione in parlamento si trovino nuove risorse con cui i Comuni potranno garantire i servizi essenziali ai cittadini", hanno detto i sindaci.