salute e medicina

Si tratta dell'Anakinra ma serve uso precoce
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L'uso precoce di Anakinra riduce l'infiammazione acuta polmonare causata dalla Covid-19. Lo studio sull'uso di questo farmaco, suggerito dagli specialisti dell'ospedale pediatrico Gaslini e avviato al nosocomio genovese Galliera sperimentato all'ospdale è stato pubblicato sulla rivista Journal of Allergology and Clinical Immunology.

La Anakinra è un farmaco anti-infiammatorio che può rappresentare una valida alternativa a tocilzumab, da utilizzare nei primi giorni dalla comparsa della polmonite da Covid-19. Si tratta di un inibitore di interleuchina-1, una delle molecole più dannose prodotte dall'infiammazione. Lo studio riguarda i primi 5 pazienti trattati. In tutti l'uso del farmaco ha determinato la scomparsa della febbre, una drastica riduzione dei parametri infiammatori e un netto miglioramento del quadro respiratorio severo, liberandoli rapidamente dalla ventilazione assistita.


Prima di questo trattamento la maggior parte dei pazienti che arrivava in ospedale con condizioni analoghe finiva in rianimazione e intubato. I pazienti descritti nello studio sono stati dimessi dopo 7-13 giorni, senza presentare effetti collaterali di rilievo, soprattutto altre infezioni batteriche sovrapposte. Lo studio è stato coordinato dall'equipe degli infettivologi dell'Ospedale Galliera diretti dal dottor Giovanni Cassola e dal dottor Emanuele Pontali unitamente al gruppo di ricerca diretto dal dottor Marco Gattorno, direttore del Centro per le Malattie Autoinfiammatorie e Immunodeficienze dell'Istituto Gaslini, coadiuvato dal dottor Stefano Volpi.


Il Gaslini rappresenta un centro di eccellenza per lo studio delle malattie infiammatorie, con una grande esperienza nell'uso dei farmaci sopra indicati, per condizioni di tempesta infiammatoria molto simili a quella osservata nei pazienti con polmonite da Covid-19. "Ci sono sempre maggiori evidenze che la complicanza più severa dell'infezione da Covid-19 è legata ad una esagerata risposta infiammatoria a livello polmonare, e che i farmaci anti-infiammatori utilizzati nelle malattie reumatiche hanno un ruolo cruciale nel ridurre l'impatto di questa terribile complicanza" spiega il dottor Marco Gattorno direttore del Centro per le Malattie Autoinfiammatorie e Immunodeficienze dell'Istituto Gaslini.

"Il primo farmaco di questo tipo ad essere utilizzato è stato un inibitore di interleuchina 6, il tocilizumab, sulla base dell'evidenza di più elevati livelli circolanti di interleuchina 6 nel sangue dei pazienti affetti da polmonite. Nel corso delle prime settimane di pandemia questo farmaco è stato ampiamente utilizzato. L'enorme afflusso di pazienti nel mese di marzo ha determinato una drammatica riduzione della disponibilità di tale farmaco" prosegue il dottor Emanuele Pontali infettivologo dell'Ospedale Galliera.

"Sinceri complimenti agli specialisti che hanno elaborato questo studio, con risultati positivi e incoraggianti tra i pazienti affetti da Covid. Un ulteriore esempio di collaborazione tra le aziende del sistema sanitario regionale, fondamentale nella lotta a questa pandemia" commenta la vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria Sonia Viale. "Siamo soddisfatti dei risultati di questo studio - sottolineano i direttori generali del Gaslini Paolo Petralia, e del Galliera Adriano Lagostena - che si riferisce ad una prima esperienza pilota, mirata a verificare la sicurezza e ad ottenere i primi dati di efficacia dell'uso precoce di alte dosi di anakinra, nei pazienti appena giunti in ospedale con un grave quadro respiratorio associato a infiammazione severa. Attraverso questo studio, si consolida ancora di più la collaborazione scientifica tra l'Istituto Gaslini e l'ospedale Galliera".