porti e logistica

Diversi provvedimenti ma, per il momento, non ci sono le dotazioni economiche
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La bozza del Decreto maggio (a lungo battezzato aprile e poi slittato) prevede un'ampia serie di provvedimenti per sostenere le categorie produttive del Paese, duramente colpite dall'Emergenza Covid. 

Anche il settore logistico-portuale, che pure ha continuato a lavorare senza sosta (ma con evidenti extracosti) è inserito nella bozza studiata da Palazzo Chigi con alcuni provvedimenti particolarmente significativi. 

Alle Autorità di Sistema Portuale è data la possibilità di ridurre, fino all'azzeramento, tutti i canoni di concessione; alle Compagnie Portuali, come la genovese Culmv, potranno essere riconosciuti fino a 2 milioni di Euro per gli anni 2020 e 2021 in ragione del minor numero di giornate lavorative effettuate nel corso di questo periodo. Le stesse compagnie, nel caso in cui le loro concessioni fossero in scadenza, vedranno prorogato di due anni il loro diritto a operare in un determinato scalo. Per il resto delle concessioni portuali in scadenza la bozza prevede un'automatica proroga di 12 mesi.

Contributi sono previsti sia per il settore ferroviario (merci e passeggeri), per il trasporto pubblico locale e per il comparto aereo.

L'unico neo della bozza circolata ieri notte è la totale assenza di cifre in merito al settore trasporti (le cifre sono invece presenti nella maggior parte delle disposizioni per gli altri comparti): ogni articolo indica in XXX la dotazione economica.

Questa sera il Governo si riunirà nel consiglio dei ministri e, anche a seguito di un confronto con la Ragioneria Generale dello Stato, provvederà a riempire le caselle vuote. Gli operatori si augurano che le dotazioni siano sufficienti per garantire le erogazioni previste.