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“Volevo venire incontro a tutti i bar e ristoranti che hanno vissuto e stanno ancora vivendo una fase molto dura, per le chiusure conseguenti al Coronavirus. E fare in modo che l’occupazione venda salvaguardata: perché è ovvio che per distanziare i tavoli ci vuole più spazio altrimenti diminuiscono e diminuiscono anche i lavoratori. Così ho deciso di fare questo passo importante, per dare un segnale concreto e collaborare alla ripresa” spiega Carlo Bagnasco a Primocanale. Ovviamente senza far pagare la tassa di occupazione del suolo pubblico. Stesso discorso anche per i locali che non si affacciano in passeggiata ma “basta che ci sia lo spazio sufficiente”.
IL COMMENTO
Che difficile guidare a Genova strozzata dalle soste in doppia fila
Che l'inse, perché la ribellione parte sempre da Genova?