
"Le misure sono state messe a punto nelle scorse settimane insieme alle categorie economiche, le Camere di Commercio e attraverso un lavoro di confronto con il territorio, per andare incontro ai bisogni economici di tante categorie. Teniamo conto infatti che, dalle stime di oggi sul PIL europeo, si parla di un 10% di crollo quest'anno, e neppure per l'anno le previsioni sono buone. E mentre aumenta il deficit dei conti pubblici, non sono stati trasferiti nelle tasche dei cittadini le risorse nazionali promesse: dai prestiti da 25mila euro che non sono arrivati, alla cassa integrazione su cui la Conferenza delle Regioni proprio oggi si e' espressa in modo netto e duro nel rivendicare l'ottimo lavoro compiuto dalle regioni", ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti.
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Alla luce di questo, ha aggiunto il governatore, "abbiamo emanato questi provvedimenti per un totale di oltre 100 milioni di euro di stanziamenti, che sono stati calibrati secondo obiettivi definiti, ad esempio le attrezzature per le imprese a fini della sicurezza, fondi per i corsi di formazione e altre misure. Ancora una volta Regione Liguria si è dimostrata in grado di coordinare i propri fondi e di utilizzarli in modo mirato di concerto con le categorie economiche per rimettere in moto le imprese e ripartire con lo sviluppo che e' il solo presupposto di ricchezza del Paese".
Dei contributi beneficeranno liberi professionisti e partite IVA, piccoli commercianti, imprese turistiche, lavoratori stagionali del turismo disoccupati, aziende che hanno riconvertito per produrre Dpi, start up, ambulanti, lavoratori in smart working o in cassa integrazione, imprese che investono in ricerca, artigiani, cooperative, enti di formazione, aziende agricole e ittiche. Molte le misure messe in campo per sostenere lo sforzo degli ospedali liguri. Diversi i contributi previsti per le famiglie, con bonus e voucher da 500 euro per chi ha figli che frequentano scuole pubbliche o paritarie, per figli che frequentano corsi di formazione, anche per sostenere le famiglie con persone disabili o non autosufficienti, sostenendole nell'acquisto di strumenti informatici o nel consumo di traffico internet o per l'assistenza domiciliare fino ad un massimo di tre mesi.
IL COMMENTO
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