politica

Documento approvato all'unanimità alla conferenza delle Regioni
2 minuti e 39 secondi di lettura
"La conferenza delle Regioni all'unanimità ha approvato un documento che chiede che fin da lunedì 11 maggio si possa riaprire il commercio al dettaglio e che dal 17 quando scadrà il dpcm firmato il 26 aprile scorso questa norma decada e venga totalmente attribuito alle regioni la responsabilità di elaborare un calendario completo di riaperture sin dal 18 maggio". Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti alla conclusione della videoconferenza con gli altri presidenti delle Regioni, presente il ministro Boccia.

"I dati europei ci dicono che l'Italia sta bruciando quasi il 10% della sua ricchezza. Debito pubblico e deficit stanno schizzando alle stelle, ma quei soldi non arrivano ai cittadini per la troppa burocrazia. Come se una famiglia facesse un mutuo, ma anziché comprare una casa tenesse i soldi fermi pagando la rata alla banca. Il Decreto Aprile è diventato il Decreto Maggio... anzi... ormai direi meta' Maggio", prosegue il presidente Toti. "Allora siamo seri e rimbocchiamoci le maniche: la Cancelliera Merkel ha dato alle Regioni tedesche il compito di riaprire come ritengono opportuno nei loro territori. La Francia sta riaprendo, l'Inghilterra, messa molto peggio di noi, sta riaprendo, Israele ha gia' riaperto, la Svezia non ha mai chiuso. E in molti Paesi riaprono anche le scuole. Sono tutti matti? Io non credo, credo invece che sappiano benissimo che se non ripartiamo la crisi sara' peggio del virus. E non ci saranno mai soldi per tutti: al di là delle stravaganti promesse di sussidi, gli italiani se ne sono già accorti". ha sottolineato Toti.

Regioni in pressing per la ripartenza
dunque con la videoconferenza dei governatori. Il governatore Luca Zaia è "pronto a far ripartire tutto anche prima del 18 maggio". Zaia ha ribadito che porta avanti "la volontà di proporre di poter aprire tutto. E' difficile pensare che l'apertura che abbiamo oggi, che è pressochè totale, sia un fatto di salvaguardia rispetto al riavvio di quello che è rimasto chiuso. Pensare che il capro espiatorio di questa partita sia la parrucchiera, gli estetisti o i negozi, decisamente no. Altri colleghi la pensano come me". Sulla stessa lunghezza d'onda il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga. "Si tratta di una proposta di buon senso, la riapertura non può essere uno scontro tra istituzioni ma una collaborazione", ha concluso.

PIANO LIGURIA DA 100 MILIONI PER FAMIGLIE E IMPRESE -
Ammontano a oltre 100 milioni di euro le misure varate dalla Regione Liguria per il sostegno alle imprese, al lavoro e alle famiglie per far fronte al Covid-19 e per la ripartenza del sistema. A queste risorse si somma una serie di interventi sul fronte sanitario e della Protezione civile. "Le misure sono state messe a punto nelle scorse settimane insieme alle categorie economiche, le Camere di Commercio e attraverso un lavoro di confronto con il territorio, per andare incontro ai bisogni economici di tante categorie", ha spiegato Toti. "Questi provvedimenti sono stati calibrati secondo obiettivi definiti, ad esempio le attrezzature per le imprese a fini della sicurezza, fondi per i corsi di formazione e altre misure". (CLICCA QUI PER I DETTAGLI)