cronaca

Il governatore Toti: "Aspettiamo protocollo Inail della cabina di regia nazionale"
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 In spiaggia con il braccialetto per garantire la distanza di sicurezza. Appena ci si avvicina troppo un suono segnala che così non va bene. E' questa l'idea che Regione Liguria sta studiando per affrontare l'estate. Misura che da una parte mira a evitare contatti troppo vicini e possibili contagi dall'altra però bisogna guardare a un settore, quello turistico, che soffre e ha bisogno di certezza per ripartire. L'emergenza coronavirus anche in questa fase 2 e quella che sarà la fase 3 impone limiti da rispettare primo su tutti appunto il distanziamento fisico.

"Nella cabina di regia per la fase 2 in Liguria abbiamo ragionato con l'Istituto italiano di tecnologia di Genova di dotare tutti i bagnanti della Liguria di un braccialetto che emetta un suono o una vibrazione quando ti avvicini troppo all'altro bagnante" spiega il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. "Aspettiamo i protocollo Inail della cabina di regia nazionale, che sta affrontando il tema del turismo - aggiunge -. Il tema dei temi per il turismo è la riapertura dei confini almeno regionali, perché il turismo autoctono vale per la Liguria forse meno del 20%".


Le ipotesi di separè di plastica da usare in spiaggia sembra ormai superata, idea peraltro che la Liguria ha sempre negato. L'Iit ha messo a punto il braccialetto. Il prototipo, realizzato dal gruppo di ricerca Dynamic Interaction Control Lab, coordinato da Daniele Pucci, utilizza parte degli algoritmi e delle tecnologie che i ricercatori hanno ideato per la tuta sensorizzata per leggere il movimento del corpo ed emettere un segnale radio: quando due braccialetti si trovano in prossimità, vibrano emettendo un segnale di allerta e facilitando il rispetto della distanza di sicurezza. Inoltre, in caso di superamento della distanza di sicurezza, può memorizzare l'identificativo del braccialetto vicino, dando così la possibilità di ricostruire, se necessario, i contatti con una persona risultata positiva al Sars-CoV-2. Ora si cerca un'azienda capace di produrlo su larga scala. L'ipotesi di imporre ai bagnanti di utilizzarlo in spiaggia è più che un'idea ma resta da anche da capire se andrà e potrà essere usato anche in acqua.


Intanto prima di guardare all'estate la Liguria vuole accelerare sulle riaperture per cercare di dare respiro a una lunga serie di settori per cui vige ancora l'obbligo di chiusura (LEGGI QUI). "Di una riapertura anticipata delle attività prima del primo giugno "credo che ce ne sia bisogno, ci sono tante attività che stanno soffrendo moltissimo e poi, e soprattutto, i cittadini italiani hanno dimostrato di comportarsi con grande responsabilità" ha aggiunto Toti. "Se dall'epoca dei divieti bisogna passare all'epoca delle regole, dei buoni comportamenti in giro, credo che sia giunto il momento di farlo. I dati per fortuna ci dicono che l'epidemia sta un po' mollando ovunque, anche nelle Regioni più colpite e la nostra è certamente una di quelle. La risposta del sistema ospedaliero resta a vigilare su ciò che avviene. Credo - ha concluso - che ci siano le condizioni per evitare il fallimento di tante imprese".