cronaca

E già in molti preparano l'escamotage
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 Se lavori e se ti trovi in una regione lontana dalla tua e non hai parenti nelle vicinanze o semplicemente se rappresenti "la famiglia di te stesso" o come le definisce l'Istat famiglie unipersonali non hai diritto a incontrare le persone con cui hai creato un legame affettivo in questi mesi o anni. Il decreto della presidenza del consiglio pur contemplando il termine 'stabili relazioni affettive' esclude gli amici ma dà il via libera a incontrare fidanzati e fidanzate oltre ai congiunti, il nuovo termine che abbiamo imparato a conoscere in questi giorni e in cui rientrano secondo precisazioni governative: i coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili, nonché i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge). 

In Italia le famiglie unipersonali sono circa 8 milioni, in Liguria poco più di 300 mila, il 19,2% dei liguri di fatto vive solo senza parenti. A loro il governo con le precisazioni ha di fatto negato la possibilità di incontrare gli amici. Importante precisare che sono consentiti gli spostamenti giustificati per necessità. Ma l'Italia si sa è patria della fantasia e così già ci si muove per ovviare alla norma e l'escamotage è dietro l'angolo. E allora improvvisamente da lunedì 4 maggio in tanti si sveglieranno con una relazione amorosa, fittizia, con un amico o un'amica. Senza considerare poi che un amico si vede spesso mentre un cugino molto meno, a volte solo per le festività. Insomma, per molti un amico è più di un familiare. 

E sì, perché come fanno le forze dell'ordine a giudicare e valutare un fidanzamento? Ok alla necessità ma quella anche tra amici è facile trovarla. E dopo quasi due mesi di isolamento avere la possibilità di incontrarsi di nuovo e scambiare due chiacchiere, a distanza e con le mascherine, era un qualcosa di molto atteso, poi con la precisazione del governo è subentrata la delusione. 
I casi sono tanti. C'è chi è solo e non ha più parenti, c'è il lavoratore fuori sede che per distanza non può tornare a casa e così via, c'è anche chi straniero si ritrova in Italia per lavoro e la sua famiglia è la rete amicale che si è costruito nel tempo. Un paradosso evidente, puoi andare a trovare i cugini di tua moglie che magari non vedi da dieci anni e chi invece passava giornate con l'amico e l'amica no.

E poi dall'altra parte del fiume ci sono anche quelli che hanno più fidanzate o fidanzati, nell'autodichiarazione una volta scriveranno un nome e la volta dopo un nominativo diverso? E se sì vigili, polizia e carabinieri anche ipotizzando che se ne accorgessero cosa potrebbero fare? Non è vietato in Italia avere più fidanzate/i, al massimo è un rischio personale. A loro è consentito andare a trovare anche più persone ma per chi è solo e ha solo amici tutto è precluso dal decreto, e non resta che sviluppare l'ingegno, anche se sbagliato, di fatto andrà a finire così, giù si sa. Ad esempio nell'autodichiarazione per questione di privacy non può essere indicato il nome de congiunto che si va a trovare 'per necessità'. Di conseguenza in tanti da lunedì si scopriranno improvvisamente cugini. 

Un'altra via di fuga è ad esempio legata al via libera all'attività sportiva in tutta la regione (o provincia nel caso della Liguria), in questo caso ci si può incontrare 'casualmente' in un determinato luogo e, sempre a distanza fisica di sicurezza, fermarsi a scambiare due parole Ma allora perché in quel caso sì e a casa dell'amico no? Si sa però le norme non possono essere perfette e qualcuno che resta scontento c'è sempre a Genova come nel resto d'Italia.