Sergio German Romero, portiere della Nazionale argentina alla Sampdoria dal 2011 al 2014, racconta al sito ufficiale del Manchester United, suo attuale club, il tortuoso viaggio di ritorno dalla città inglese all'Argentina. "È stato molto, molto difficile, perché ho dovuto guidare circa 300 km da Manchester a Londra e poi ho preso un aereo per Parigi. Non c'erano molte persone all'aeroporto, ma tutti stavano tenendo le distanze. Tutti erano molto nervosi o guardavano male il vicino di posto, perché a volte le persone tendono a starnutire o toccarsi il naso. Probabilmente nessuno aveva niente, ma tutti si guardavano in modo strano".
"Sull'aereo ho deciso di sedermi e di non muovermi per 14 ore. Non ho mangiato né sono andato in bagno, perché non sai mai come le persone possono reagire. Quando sono arrivato in Argentina - conclude Romero - sono dovuto restare 14 giorni in un hotel per la quarantena".
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Coronavirus e calcio: Romero, ex Sampdoria, racconta la sua odissea
Il portiere vicecampione del mondo 2014 ha viaggiato da Manchester all'Argentina su un jet semivuoto con passeggeri impauriti e diffidenti
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