Politica

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Il sequestro dei militari rapiti in Afghanistani è finito: i due soldati italiani che erano stati sequestrati sabato sono infatti stati liberati a seguito di un blitz condotto nelle prime ore di lunedì mattina da uomini della forza internazionale Isaf. I due sono stati liberati nella provincia di Farah, la stessa in cui si erano perse le loro tracce. Nel corso dell’azione i due militari sono rimasti feriti, uno in modo serio. I due militari, secondo quanto rende noto il Ministero della Difesa «sono attualmente trattati presso una struttura ospedaliera di Isaf», la forza della Nato in Afghanistan. Le famiglie sono state informate della avvenuta liberazione dei loro congiunti. . Secondo quanto riferiscono le agenzie di stampa locali, i soldati italiani sarebbero stati rapiti da una tribù locale che aveva poi intenzione di consegnarli ad un commando talebano, che li avrebbe potuti utilizzare come «merce di scambio». La vicenda aveva creato anche alcuni imbarazzi all'interno dell'esecutivo per la fuga di notizie, diramate da fonti afghane, che aveva impedito la gestione dell'emergenza da un punto di vista puramente militare e di intelligence. Lo stesso ministro della Difesa, Arturo Parisi, aveva chiamato il premier Prodi, in viaggio ufficiale all'estero, per lamentarsi delle procedure adottate. Secondo quanto riferito da Parisi, il blitz che ha portato alla liberazione dei due militari è stato condotto da una forza multinazionale che ha potuto contare sull'apporto di truppe speciali britanniche.