Fabio Liverani, oggi tra gli allenatori emergenti e protagonista del triplo salto dalla C alla A con il Lecce, ricorda quando sette anni e mezzo fa aveva fatto il salto dalla Primavera alla prima squadra del Genoa, per essere esonerato dopo sette giornate: "È fondamentale iniziare dal settore giovanile. Fai i corsi, hai voglia, ma ti devi confrontare. Il passaggio tra le giovanili va fatto. Non si può dire di no - ricorda in una diretta Instagram con l'amico Bernardo Corradi - a un’opportunità come il Genoa. Tutto fa esperienza, io quelle sette partite a Genoa non le ho vissute con la negatività. Il passaggio non ha pesato per nulla, ero tranquillo, so i rischi del mestiere, le cose belle e le cose brutte. Scegli di fare l’allenatore e sai come funzionano le prime squadre"."L’unica difficoltà avuta a Genova fu relativa alla costruzione della squadra, finita a settembre, durante la sosta dopo la seconda giornata. Nelle sei partite incontrammo Inter, Sampdoria, Napoli, Sampdoria, Fiorentina (con Gomez, Rossi e Pizarro) e dopo l’esonero arrivavano degli scontri diretti che potevano dare una valutazione più ampia. Lì poteva essere un tempo migliore. Fui esonerato - conclude - ma fu un’esperienza"
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