La nautica italiana non morde il freno: ripartire, dopo le chiusure disposte dal Governo, è ovviamente necessario ma la pianificazione dev’essere fatta nella massima sicurezza. Questo il messaggio lanciato da Confindustria Nautica, l’associazione che riunisce sotto un’unica bandiera le principali aziende del settore nel nostro Paese. In questa fase di emergenza coronavirus l’associazione presieduta da Saverio Cecchi e guidata dal direttore generale Marina Stella sta sottoponendo alle aziende un questionario ogni dieci giorni: in questo modo Confindustria Nautica raccoglie i dati necessari a valutare l’impatto del Covid-19 sullo stato di salute delle imprese.
Le aziende si sono completamente adeguate ai Decreti del Presidente del Consiglio e si aspettano adesso un piano sulla riapertura che metta ancora la sicurezza al primo posto: “La stagionalità del ciclo finanziario, che per le nostre aziende si concentra in primavera – spiega Marina Stella a Primocanale – rende importante prevedere una riapertura graduale e nella massima sicurezza, per ridurre anche l’impatto dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali da parte del settore”.
Il prossimo Consiglio, nel quale verranno discussi gli ultimi risultati, è stato convocato per martedì 14 aprile, subito dopo Pasqua.
Nel frattempo si è conclusa la procedura che ha portato alla creazione della nuova Confindustria Nautica, dopo le divisioni degli ultimi anni: nella neonata associazione entrano quasi tutti i ‘colossi’ che avevano aderito a Nautica Italiana, tra questi Ferretti, Baglietto e Perini Navi. Resta fuori, per il momento, il gruppo Azimut-Benetti.
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