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E' bufera politica per il caso del presidente della Regione Liguria ed ex ministro dei trasporti Claudio Burlando che domenica scorsa ha sfiorato un incidente stradale guidando contromano per un tratto della rampa di accesso all'autostrada A10 a Genova e alla polizia, intervenuta, ha presentato un tesserino da deputato avendo dimenticato a casa la patente senza che sul momento sia stato preso alcun provvedimento nei suoi confronti. Il presidente ha convocato una conferenza stampa per chiarire l'episodio: "Non è vero che ho evitato una multa mostrando il vecchio tesserino da parlamentare - ha detto - Quello era l'unico documento che avevo dietro e la polizia, che mi ha riconosciuto, lo ha preso solo per il riconoscimento formale". "Non è solo un pessimo esempio di arroganza e scarso senso delle istituzioni, è anche l'allegoria del modo di procedere del centrosinistra e del suo governo allo sbando" ha detto il coordinatore nazionale di Forza Italia Sandro Bondi. Mentre la Cdl ligure ne chiedeva le dimissioni e criticava anche il questore ed il prefetto, intervenuti per difendere l'operato degli agenti di polizia. "Si è mossa la 'casta'", ha commentato l'ex presidente Biasotti. Il fatto è accaduto domenica mattina. Burlando ha spiegato di essersi recato agli Erzelli, località nei pressi dell'aeroporto dove deve partire un grande progetto urbanistico, per una chiamata di lavoro improvvisa. Si è fatto prestare l'auto dall'amico con il quale stava prendendo un aperitivo, ha detto, e si è dimenticato che patente e carta di identità erano rimaste a casa nella borsa da lavoro. Tornando indietro il presidente ha sbagliato direzione a un bivio e quando ha raggiunto la rampa per l'autostrada si è trovato contromano: "ho fatto pochi metri - ha spiegato - e mi sono trovato di fronte un'auto. Per fortuna abbiamo frenato in tempo e non ci siamo toccati. Sono sceso e ho chiesto scusa". Al comando della polizia nel frattempo era arrivata una segnalazione e una pattuglia è giunta sul posto. Gli agenti di polizia non hanno preso provvedimenti immediati nei confronti di Burlando. Secondo l'opposizione di centrodestra "erano obbligati a fare subito una sanzione per la guida senza patente e non l'hanno fatto, infrangendo la legge, perché condizionati dal presidente". Burlando ha spiegato: "Sono stato con loro un'ora per spiegare la dinamica e chiarire e alla fine mi hanno lasciato andare dicendo che il verbale mi sarebbe arrivato a casa entro dieci giorni". Burlando si è difeso affermando di avere chiamato subito il questore per chiedergli di fare in modo che gli fosse data la giusta sanzione: "L'ho fatto - ha detto il presidente - perché, visti i tempi, non volevo che si pensasse che volevo avere privilegi". Il questore Salvatore Presenti ha confermato la chiamata del presidente: "E' stato lo stesso presidente della Regione a chiamarmi al telefono per descrivermi quanto avvenuto - ha detto - e a chiedere che fosse applicata la legge col massimo rigore, come noi peraltro avremmo e abbiamo fatto". Il prefetto Giuseppe Romano ha invece spiegato che "la polizia ha agito in modo corretto perché in un caso come questo, in cui l'auto si trovava in posizione regolare all'arrivo della pattuglia, sono previsti dieci giorni di tempo per gli organi accertatori per redigere il verbale e mandarlo in prefettura". Interventi "inopportuni" per la Cdl: "Siamo stupefatti per la loro inopportuna presa di posizione - ha detto Biasotti parlando a nome dell'opposizione - anche perché è stata detta una cosa sbagliata. La polizia è obbligata a contestare subito l'infrazione per guida senza patente".

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