salute e medicina

"Parallelamente abbiamo chiesto di poter usufruire di infermieri militari da destinare alle nostre Rsa"
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 Arrivano oggi domenica 5 aprile, all’aeroporto di Genova dieci infermieri della task force nazionale ‘Infermieri per Covid’ inviati dal Dipartimento nazionale della Protezione civile alle Regioni maggiormente colpite dal virus.

“L’arrivo di questi professionisti è frutto del dialogo costante con il Dipartimento nazionale – spiega l’assessore alla Protezione civile di Regione Liguria Giacomo Giampedrone - a cui abbiamo chiesto di poter attingere alla graduatoria e che ringraziamo per l’attenzione ancora una volta dimostrata nei confronti della Liguria. I dieci infermieri saranno immediatamente messi a disposizione del nostro sistema sanitario, pronti a prendere servizio secondo le indicazioni della task force di Alisa, che ne deciderà l’assegnazione sulla base delle esigenze del territorio.

"Parallelamente abbiamo chiesto di poter usufruire di infermieri militari da destinare alle nostre Rsa in maggiore sofferenza, in quanto quelli della task force ‘Infermieri per covid’ non possono essere destinati alle residenze sanitarie assistenziali. Speriamo anche in questo caso di ricevere una risposta positiva”, conclude Giampedrone.

Intanto è arrivata la conferma che entro 15 giorni si completerà la partenza di tutto il contingente di 300 medici e 500 infermieri volontari in supporto alle regioni più colpite dall'emergenza Coronavirus. Lo ha assicurato il ministro Francesco Boccia ai governatori nel corso della stessa riunione. Finora le richieste sono arrivate dalle regioni del Nord, ma anche la Basilicata avrebbe avanzato una richiesta di aiuto. Il primo a partire è il personale diretto in Lombardia, Emilia Romagna, Marche e Trentino Alto Adige, mentre domenica (5 aprile, ndr) partirà un volo per Genova per portare infermieri in Piemonte, Liguria e Val d'Aosta.

"Fino a quando i dati restano questi, è impensabile parlare di aperture. Riapriremo quando i positivi caleranno, ma non saranno scomparsi. Dovremo convivere con i positivi. Dovremo capire come potremo uscire di casa, come lavorare nelle fabbriche e come mandare avanti i cantieri. Ci sarà un lungo percorso di normalizzazione", aveva detto Toti in merito allo scarso rispetto delle norme di contenimento del virus Covid-19. "Sicuramente fino al 14 aprile tutto rimarrà chiuso. E' chiaro che prima o poi dovremo far ripartire il Paese, un po' alla volta. E alcune misure reteranno in vigore ben oltre il primo maggio, ma e' altrettanto chiaro che più rispetteremo le regole, prima torneremo a vivere normalmente".