cronaca

Un investimento sollecitato dal sistema camerale e da quello associativo
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Una forte spinta per superare le enormi difficoltà del fermo produttivo e ripartire dal digitale e dallo smartworking: questo il commento unanime dei vertici di Camera di Commercio, Confindustria, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna e Alleanza delle Cooperative all’annuncio dell’uscita del bando con cui la Regione Liguria mette a disposizione 3,5 milioni di euro di fondi POR/FESR per accompagnare la riorganizzazione aziendale delle micro, piccole e medie imprese. Un investimento fortemente sollecitato dal sistema camerale e da quello associativo.


“In un momento in cui la priorità di tutti, è, giustamente, la salute dei cittadini, non dobbiamo però perdere di vista la salute delle imprese – commenta il Presidente della Camera di Commercio Luigi Attanasio - oggi più che mai sono necessari interventi anticiclici che permettano alle attività di restare aperte e prepararsi alla ripartenza. L’iniezione di risorse che la Regione ha compiuto con il precedente e con questo bando avrà l’effetto di un forte ricostituente per la nostra economia, ma non basterà: quello che ci occorre ora è un cronoprogramma costruito su basi scientifiche da esperti, basato su una serie di indici inoppugnabili, che metta le imprese in condizioni di sapere al raggiungimento di quali livelli del contagio Covid 19 si potranno riprendere le diverse attività e a quali condizioni di distanziamento, protezione e sicurezza. Per quanto riguarda il credito, benissimo il fondo di garanzia regionale ma dovrà essere soprattutto il Decreto Cura Italia a trovare le risposte alla domanda di liquidità a lungo termine delle nostre imprese”

“Questo bando – dichiarano i rappresentanti regionali di Confindustria, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna e Alleanza delle Cooperative – soddisfa le esigenze delle imprese liguri che abbiamo rappresentato all’Assessore Andrea Benveduti. La retroattività dal 23 febbraio consentirà a chi deve ancora ultimare il proprio progetto di digitalizzazione di beneficiare del bando. Chi ha fatto almeno mille euro di investimenti potrà ottenere contributi a fondo perduto del 60%, con un tetto massimo di 5mila euro. Gli investimenti non comprendono solo il classico lavoro da casa, ma anche quelle innovazioni di processo che potranno aiutare le nostre pmi ad avviare un processo di digitalizzazione e modernizzazione che sarà molto utile anche dopo la crisi”.