economia

Il racconto dell'azienda Autra tra Savignone e Valbrevenna
1 minuto e 25 secondi di lettura
Il tema legato alle vendite di formaggio al tempo del Coronavirus è stato affrontato durante l'ultima puntata di Viaggio in Liguria. Nella serata di mercoledì, due voci rappresentanti altrettanti mondi: quello del ligure Carlo Mangini, direttore marketing Parmigiano Reggiano, e la testimonianza di Marta Vigo giovane, allevatrice di Ceranesi. 

Se il primo sottolineava come la corsa all'acquisto del genere alimentare segnasse l'attualità del momento, con una tenuta del prodotto manifesto d'Italia, la piccola imprenditrice d'entroterra aveva evidenziato come la salvezza si chiamasse vendita con consegna a domicilio: "Grazie a questa metodologia andiamo avanti con più fatica, ma stessi volumi di prima".

Nei monti genovesi, poi, provano a cavarsela anche quelli che hanno investito sui distributori di latte crudo: "Momenti difficili, ma la gente ha fiducia in noi e ormai ha preso l'abitudine a servirsi nei nostri distributori" spiegano Luca Torre e Davide Mannino (vedi video sotto). 

La questione è affrontata anche da Alfredo e Olmo Bagnasco, rispettivamente padre e figlio titolari dell'agriturismo Autra sulle alture di Vallescrivia: "Il nostro sito è chiuso per normativa nazionale. Di conseguenza, rinunciamo anche ai tanti esempi di fattoria didattica tipici del periodo in un'epoca di grande abbondanza di latte. Due introiti sui quali si regge l'attività. In più, nessuno si sposta e le vendite di prodotti sono azzerate. Tengono un po' le botteghe con le nostre produzioni, ma andare avanti è dura".

Da qualche giorno la svolta: "Anche noi abbiamo percorso la via dei social, vendiamo su ordinazione consegnando a casa. Il mercato e la gente accolgono con favore questa opportunità che richiede, ovviamente, maggiore organizzazione". (vedi il link sottostante dell'azienda agricola a viaggioinliguria)